L’atleta Monica De Gennaro, medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi di Parigi, lunedì 4 è stata premiata al “Venice Panathlon Day”. L’evento, tenutosi al Teatro Goldoni di Venezia e arrivato alla 15esima edizione, è organizzato dal Panathlon Club di Venezia, associazione culturale di stampo sportivo che ogni anno conferisce un riconoscimento agli sportivi più meritevoli distintisi in diverse discipline e a realtà sportive del territorio veneziano e non solo, attraverso la consegna di premi sia individuali che societari. La campionessa della nazionale di pallavolo femminile è stata l’ospite d’onore della serata. De Gennaro, nata a Piano di Sorrento nel 1987, è un’atleta della squadra IMOCO Volley di Conegliano, squadra in cui gioca da 12 anni e in cui è molto probabile che terminerà la carriera. «L’emozione di vincere un’Olimpiade è indescrivibile. – ha raccontato De Gennaro – Ho avuto la fortuna di vincere tanto ma niente è come un oro olimpico». Il palmares è di tutto rispetto, infatti può vantare ben 26 titoli con i club, 14 individuali e 5 con la nazionale. Alle domande riguardanti il futuro si è tenuta abbastanza vaga: «Non so ancora cosa farò, alcuni amici ex atleti mi consigliano di aspettare e vedere cosa succederà e come mi sentirò piuttosto di fare piani».
Sin dall’antichità lo sport è sempre stato fulcro della società e, oltre a divertimento e competizione, è veicolo di educazione e salute, sia fisica che mentale. Proprio in virtù di ciò, questa edizione del Venice Panathlon Day è stata anche palcoscenico dell’ufficializzazione della collaborazione tra Panathlon, Consorzio 3S e Fondazione Efesto. Nel Consorzio 3S partecipano 10 realtà del veneziano che attuano attività nel campo sociale, sanitario e sportivo. La Fondazione Efesto, invece, si occupa prevalentemente di promozione di parità di genere e attività inclusive. L’accordo del Panathlon con queste realtà offrirà valori etici condivisi. «Lo sport non è solo sforzo e impegno ma anche fair play, che è un elemento costitutivo del Panathlon – ha detto il presidente Diego Vecchiato aprendo l’incontro e parlando del valore culturale dello sport e del fair play – Abbiamo bisogno di uno sforzo comune per non relegare lo sport solo a una questione di vincitori o di premi, ma dobbiamo elevarlo all’idea che l’attività fa stare bene a prescindere dal risultato. Per fare questo ci serve un impegno quotidiano da parte di genitori, addetti ai lavori e atleti».
Tra i tanti premi dati durante la serata, il primo in ordine di tempo è stato consegnato, tramite l’assegnazione di una targa, alla 18enne Greta Collini per la miglior storia sportiva. Durante la cerimonia sono stati celebrati anche i traguardi storici del “CUS Venezia” che compie 75 anni, della “Virtus Murano” che è stata fondata 70 anni fa e della squadra di basket “Alvisiana” fondata, più recentemente, 50 anni fa. La premiazione è proseguita con l’assegnazione di due Premi per il fair play, tema caro al Panathlon: il “Premio fair play alla promozione” consegnato a Ermanno Rosso, presidente dell’associazione sportiva “Sacca Fisola”, importante poiché dato in merito alla divulgazione e alla condivisione dei valori etici e sportivi del Panathlon, e il “Premio fair play alla carriera” consegnato a Massimo Boscolo, allenatore di basket. Al momento della premiazione, durante il discorso, Boscolo ha ricordato a tutti l’importanza del rispetto nello sport, soprattutto nei più piccoli.
Il Panathlon ha avuto il piacere di premiare anche Antonio Sambo, ex atleta di rugby, come vincitore del premio “Mario Viali, una vita per lo sport” e Luisella Schiavon e Lara Vignotto, madre e figlia che praticano voga alla veneta a Venezia, come vincitrici del “Premio speciale Panathlon Club Venezia”. Proprio Luisella Schiavon durante la serata ho sollevato il problema del moto ondoso, un tema importante per quanto riguarda lo sport in barca che è peculiare della nostra laguna. Negli anni questo è aumentato sempre di più e, a causa di alcune carenze normative, per gli atleti è diventato sempre più complicato e pericoloso allenarsi in acqua.
Infine, la categoria degli studenti-atleti è molto cara al Panathlon, che proprio per questo ha deciso di mettere in palio diverse borse di studio. Alcune sono state assegnate tramite il concorso denominato “Premio concorso letterario memorial Alfredo Borsato”, che ha premiato 3 giovani provenienti dalle scuole medie inferiori. Altre premiazioni sono state conferite invece nell’ambito del concorso “Premio studente-atleta” che, arrivato alla 52° edizione e suddiviso per genere e per grado scolastico, ogni anno coinvolge ragazzi delle scuole medie e superiori.
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