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Novembre donna 2023: contro la violenza sulle donne a Venezia

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40 appuntamenti lungo tutto il mese di novembre

Torna per il 2023 l’appuntamento con il “Novembre donna” organizzato da Comune e Centro Antiviolenza di Venezia, l’edizione di quest’anno, che si articolerà lungo 40 diversi appuntamenti fra le varie Municipalità, sarà un’anticipazione della celebrazione del trentesimo anno di attività del servizio di supporto alle vittime, istituito fra i primi in Italia nel 1994 e che oggi conta tre sedi diverse fra Mestre, Venezia e Lido.

«Tutti i dati sulle violenze alle donne sono in aumento – spiega Patrizia Marcuzzo, referente per il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia – se nei primi sei mesi del 2022 si erano rivolte a noi 63 donne, quest’anno sono state 84. Il dato non va letto solo in negativo, significa che aumenta che decide di uscire da relazioni violente, noi riusciamo ad arrivare a una vittima su 20, ma in Italia almeno una donna su tre subisce violenze. Per ogni vittima italiana tre sono straniere a livello di ospitalità in struttura, mentre la proporzione si inverte per l’assistenza».

Attività del Centro antiviolenza del Comune di Venezia

Fra le prime realtà pubbliche in Italia, nel 1994 il Comune di Venezia apre la prima sede del Centro Antiviolenza e l’anno dopo inaugura la prima casa rifugio. «Il nostro Centro è stato sempre un antesignano, all’epoca in cui è nato non esisteva una normativa di riferimento – racconta Marcuzzi – fra i nostri mandati oltre all’attività di aiuto alle vittime e co-progettazione di percorsi di protezione e uscita dalle violenze, nel tempo abbiamo ampliato le iniziative alla sensibilizzazione del territorio sul tema, agli interventi nelle scuole secondarie superiori, fino alla formazione per le forze dell’ordine e il personale dei servizi sociali». 

«Con le scuole non facciamo interventi spot, ma un percorso laboratoriale, anche teatrale, di più giornate, un progetto iniziato ormai da 14 anni che abbiamo chiamato “Ferite invisibili e dintorni– continua la referente – le richieste sono sempre in aumento, nella seconda metà dell’anno scolastico abbiamo svolto 79 interventi. Cerchiamo di dare priorità alla scuole con maggioranza di studenti maschi. Non ci siamo fermarti nemmeno durante l’emergenza Covid e nel corso del 2021 con gli studenti abbiamo anche realizzato un questionario che ha coinvolto più di 2000 ragazzi ed è diventato materiale per una tesi di psicologia dell’Università di Padova. Quello che è emerso dalla ricerca è la chiara consapevolezza negli studenti della questione della violenza di genere e una percezione quasi doppia che le donne subiscano violenza rispetto alle stime dell’indagine svolta sul tema da Istat nel 2014».

Novembre donna 2023: "Libere dalla violenza"

«L’edizione di quest’anno del “Novembre donna” si caratterizza per la novità di portare lo stesso format di incontri in tutte le Municipalità – racconta Ermelinda Damiano, Presidente del consiglio comunale di Venezia – appuntamenti che coinvolgono le operatrici del centro e della cooperativa sociale “La Esse” per dare ai cittadini una guida concreta su cosa poter fare per aiutare le vittime di violenza quando le vediamo intorno a noi, oltre a far conoscere i servizi sul territorio. Cerchiamo di far capire che le istituzioni ci sono ed è presente una rete che può aiutare le donne vittime di violenza. Gli appuntamenti (link al programma) si accompagnano per tutto il mese, che è per antonomasia legato al tema che vede nel 25 novembre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne».

«Uno dei momenti principali delle attività previste dalla programmazione – continua Damiano – è lo spettacolo “Brucio d’amore” al Teatro Momo, in forma di teatro forum dove gli spettatori sono parte attiva della rappresentazione, cambiando la storia con le proprie proposte, attraverso un reale confronto. Oltre alla rappresentazione aperta a tutta la cittadinanza del 13 novembre. Il giorno successivo saranno coinvolte le classi di diverse scuole per riuscire a portare questi temi ai più giovani e ai più piccoli, facendo rete fra scuola e famiglia per educare al rispetto e alla gentilezza».

Perché fare informazione contro la violenza sulle donne

«Ad ogni presentazione delle attività del Centro invitiamo sempre gli uomini – racconta Marcuzzo – ma sono sempre in pochi, dobbiamo ancora fare molto perché partecipino anche loro a queste iniziative, come donne possiamo sensibilizzare ma per risolvere questa piaga molto dipende dai maschi. Si passa dalle piccole cose, iniziando ad abbandonare alcuni modelli di machismo e di linguaggio da spogliatoio, chiedendo poi a quelli più sensibili al tema di prendere posizione interrompendo comportamenti o battute che sono alla base di atteggiamenti ormai superati e inappropriati nel 2023».

«Il fenomeno della violenza ha radici profonde e con una spiccata valenza culturale – aggiunge Damiano – ed è un elemento che cambia molto lentamente, per questo è importante l’attività di sensibilizzazione che dura tutto l’anno da parte del Centro, anche durante il “Marzo donna”. Il fatto che le donne abbiano guadagnato sempre più spazio verso la vera parità, forse mette un po’ in crisi il ruolo maschile, ma non giustifica la violenza che non ha età e arriva da qualsiasi ceto. Più gli interventi del Centro aumentano e più significa che si sta lavorando bene perché stiamo facendo emergere criticità riuscendo a convincere le donne ad affidarsi ai servizi per ricevere aiuto».

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