Nuova illuminazione da 2 kilowattora per San Giovanni Evangelista

La presentazione della nuova illuminazione si è tenuta in occasione della Festa dell’Esaltazione della Santa Croce, tradizionale appuntamento della Scuola Grande che celebra questa ricorrenza ogni anno fin da quando, nel 1369, ricevette in dono due frammenti della Croce di Gesù Cristo. Ad accompagnare lo svelamento del lavoro, in un climax luministico che alla fine si è concentrato sul dipinto del Giudizio Universale del 1761 di Giuseppe Angeli posto sul soffitto della sala, è stato chiamato L’Art Time Quartet, composto da quattro musiciste che, partite dalla musica classica sono arrivate al pop-rock, creando un’armonia tra la musica e i vari effetti creati dalla nuova luce. La Scuola Grande San Giovanni Evangelista è sede dell’omonima confraternita laica da oltre sette secoli, nonché museo aperto al pubblico che ospita eventi, convegni, conferenze, concerti ed esposizioni. Si tratta di un complesso monumentale con illustri esempi di arte e architettura, con opere di Pietro Lombardo, Mauro Codussi, Giorgio Massari, Jacopo Palma il Giovane, Domenico Tintoretto e Gian Domenico Tiepolo. <Opere che ora grazie alla luce verranno esaltate insieme all’elegante aspetto architettonico pensato per la Sala Capitolare dall’architetto Giorgio Massari, intervenuto in questo ambiente tra il 1727 e il 1762> ha detto il Guardian Grande, ringraziando Venetian Heritage e conferendo alla presidente una targa per l’impegno profuso.

Il nuovo assetto luministico, oltre a donare un rinnovato valore al cromatismo pittorico e ai preziosi marmi che decorano l’altare e la pavimentazione, si caratterizza per i canoni più aggiornati dell’innovazione tecnologica in campo ottico ed è ispirato al principio della sostenibilità ambientale. Sono infatti 80 i nuovi faretti installati che a regime consumano meno di due kilowattora, contro i trenta della precedente illuminazione. <È strabiliante se si pensa che alcuni anni fa solo una casa consumava tre kilowatt> ha sottolineato Nava. Su specifica richiesta della committenza poi, l’impianto è anche dinamico, ovvero consente una fruizione flessibile dello spazio, realizzando così determinate e particolari ambientazioni che, grazie a diversi scenari luminosi, può adattarsi ad accogliere conferenze, concerti, ed eventi sociali. Cosa importate è che l’impianto non avrà bisogno di manutenzioni particolari. La nuova illuminazione, dopo due anni di progetto, è stata realizzata in circa un mese. I lavori, infatti, iniziati a fine giugno si erano già conclusi i primi di agosto. Per svolgere l’intervento si sono dovute installare impalcature alte 12 metri, poste su una pedana realizzata appositamente per annullare il dislivello tra il pavimento e gli scalini presenti a lato della sala.

Erco è azienda leader globale nel campo dell’illuminazione architettonica a Led, che si dedica alla collaborazione con architetti e lighting designer per realizzare soluzioni di illuminazione per esaltare l’esperienza umana in diversi spazi, tra cui i più prestigiosi musei al mondo. In città ha già realizzato progetti illuministici per la Ca’ d’Oro e il museo Guggenheim. La sua eccellenza tecnologica e il suo impegno per la sostenibilità fanno dell’azienda una scelta di primo piano per progetti di illuminazione di impatto e sostenibili. La tecnologia Erco era già stata messa in opera alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista con l’illuminazione dello Scalone monumentale, capolavoro del primo rinascimento veneziano costruito da Mauro Codussi nel 1498, recentemente restaurato e illuminato a dovere anche qui proprio grazie al sostegno di Venetian Heritage, che aveva sovvenzionato per intero i lavori di restauro.