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Ol Moran, in Kenya, verso la seconda parrocchia

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Continua l’opera di evangelizzazione del Patriarcato
Il Patriarcato di Venezia continua a sostenere l’evangelizzazione attraverso i “suoi” missionari che operano in Kenya e in Bolivia e offre un ulteriore aiuto alla Chiesa sofferente in Ucraina.
Il Patriarca Francesco ha disposto un versamento di 18 mila euro per acquistare 30 acri di terra (circa 12 ettari) all’estrema propaggine nord del territorio della parrocchia di San Marco Evangelista di Ol Moran (Kenya), dove opera don Giacomo Basso. Qui in futuro potrebbe anche sorgere una nuova comunità da una “costola” della parrocchia missionaria veneziana. E proprio per dare un futuro e uno sviluppo sicuri a questa opera di evangelizzazione si deciso di acquistare la terra per la costruzione delle opere parrocchiali e della chiesa. Il villaggio interessato nei prossimi anni avrà sicuramente anche uno sviluppo civile in quanto si troverà all’intersezione di due nuove strade.
Il viaggio del Patriarca in Kenya e l'impegno in Bolivia
La scorsa estate il Patriarca aveva compiuto un viaggio a Ol Moran: in quella si era recato infatti in questa area con il vescovo locale e don Basso, nell’area della 21ma cappellania della parrocchia di Ol Moran, l’ultima a costituirsi. Qui due persone, in motocicletta, giungendo da una limitrofa regione dove non è ancora giunto l’annuncio del Vangelo, avendo sentito dire dell’arrivo del Patriarca, si sono avvicinate per chiedere che anche da loro si potesse portare la vita cristiana.
Racconta don Giacomo Basso: «Acquistare questo terreno consentirà intanto di realizzare un centro di evangelizzazione, che in futuro potrebbe diventare una nuova parrocchia missionaria».
Allo stesso tempo la Diocesi ha disposto anche un secondo versamento di 4mila euro per il rifacimento completo di una copertura (sostituzione di travature e rifacimento dei tetti) del centro di accoglienza della missione boliviana di Santa Cruz de la Sierra dove opera Marco Zanon, missionario laico originario di Quarto d’Altino.
In questi giorni il Patriarca Francesco ha potuto incontrare entrambi i missionari: dapprima don Giacomo Basso e poi Marco Zanon, che si trovavano a Venezia per un breve soggiorno in famiglia. In questi incontri il Patriarca si è confrontato con i missionari circa la loro vita e le loro esigenze, oltre che sui possibili sviluppi del loro servizio. Ha anche stabilito e disposto degli aiuti economici ulteriori che ha personalmente erogato a don Basso e a Zanon. Per quest’ultimo ha anche promesso che gli farà pervenire l’opera integrale delle vite dei Santi di padre Sicari per sostenerlo nell’animazione spirituale e nella cura dell’Adorazione Eucaristica della sua comunità.
Un sostegno all'Ucraina martoriata dalla guerra

Infine il Patriarca ha voluto che si continuasse a sostenere la Chiesa in Ucraina con un contributo di 10mila euro per una “adozione a distanza”, cioè due borse di studio per due seminaristi della diocesi di Leopoli: in questo modo saranno sostenuti nelle spese della vita comunitaria e nello studio.

Si darà seguito così all’azione di sostegno della Chiesa ucraina danneggiata dal conflitto: dopo i 60mila euro donati per il rifacimento della cappella del Seminario di Vorzel saranno erogati anche questi ulteriori contributi. Sostenere la vita dei futuri presbiteri è un investimento per il futuro di quelle comunità.

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