C’è un approccio alla salute che – direi: per fortuna! – ha cominciato ad imporsi negli ultimi anni anche in Italia: la visione One Health, in pratica “una salute unica”, una salute globale. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) presenta così la questione: “Il concetto di One Health si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema siano legate indissolubilmente. One Health è dunque un approccio ideale per raggiungere la salute globale perché affronta i bisogni delle popolazioni più vulnerabili sulla base dell’intima relazione tra la loro salute, la salute dei loro animali e l’ambiente in cui vivono, considerando l’ampio spettro di determinanti che da questa relazione emerge” (clicca qui per approfondire).
Bello a leggerlo così… Ma cosa vuol dire tutto questo? Significa che animali, piante ed esseri umani condividono lo stesso ecosistema; in che modo l’individuo e la sua comunità possono raggiungere una salute (One Health) globale? Ma soprattutto come possiamo sviluppare una tale visione?
Sicuramente affrontando, individualmente e in famiglia, i grandi temi ambientali: il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile, le politiche e la sicurezza alimentari, gli approcci multisettoriali e multidisciplinari alla salute, la resistenza agli antibiotici, la sanità pubblica, i nostri consumi, le diversità culturali, il riconoscimento dell’altro.
Ma dobbiamo e possiamo partire dalle nostre piccole scelte quotidiane: tutti i giorni prendiamo decisioni e ognuna di queste ha ricadute sulla nostra salute e su quella di tutti. Il cambiamento nei comportamenti parte proprio dalle piccole cose, banali, insignificanti se qualcuno non ce le segnala. Sono proprio queste scelte che agiscono come unità di misura della nostra consapevolezza, della nostra assunzione di responsabilità, della nostra capacità di analizzare e di decidere. Ecco: decidere di lottare per la salute è una scelta di vita in una visione comunitaria, una scelta per sé e per gli altri.
Tanto per capirsi e andare sul concreto: chiudo il rubinetto mentre mi lavo i denti; spengo le luci non indispensabili e creo un ambiente più accogliente; non spreco il cibo e recupero gli avanzi con fantasia e ingegno; in casa si sta bene con 19°, basta coprirsi un po’ di più; faccio con attenzione la raccolta differenziata dei rifiuti e compro un piccolo contenitore per il compostaggio… Guarda le mie piante come sono belle senza fertilizzanti chimici! O ancora: uso con prudenza i detersivi che inquinano le acque.
Ogni mia azione agisce su diversi vasi comunicanti e tutti questi scaricano sulla mia / nostra salute. Allora lasciamoci con un compito per casa. Domandiamoci e condividiamo queste domande in famiglia: cos’è la salute? Quali sono gli aspetti più rilevanti che caratterizzano la mia / nostra salute? Come posso migliorare la salute mia e dei miei cari? Quali sono le piccole azioni che posso da subito pianificare in famiglia? E, se sono genitore o nonno, sono sempre di esempio per i miei cari, soprattutto i più piccoli?
Rispondiamo a queste domande e cominciamo da qui la nostra piccola rivoluzione quotidiana. Perché la salute degli altri, la salute del mondo è la mia salute.
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