Una mappa tattile multisensoriale e multimediale con indicazioni storico artistiche è ora presente all’ingresso del Duomo di San Lorenzo Martire di Mestre per favorire una comprensione maggiore dell’edificio a ciechi, ipovedenti e sordi. Il progetto di comunicazione inclusiva dell’arte è stato inaugurato venerdì 21, dopo un anno di lavoro del Rotary Club di Venezia Mestre, alla presenza del presidente del Club Christiano Costantini, del parroco don Gianni Bernardi, della presidente di Lettura Agevolata Lucia Baracco, della filologa Tiziana Agostini e dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune Francesca Zaccariotto. L’iniziativa, che ha l’obiettivo di fornire alle persone con disabilità sensoriali gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico, è possibile grazie all’idea dell’Associazione Lettura Agevolata onlus di Venezia e Tactile Vision Onlus di Torino, da molti anni impegnate in numerosi progetti di comunicazione inclusiva finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale nazionale. Tra questi “Le chiese di Venezia… in tutti i sensi”, progetto promosso dal Patriarcato di Venezia e dal Rotary Club che, dopo aver installato i pennelli multimediali in varie chiese tra cui San Rocco, Santo Stefano, Santa Maria del Giglio, San Moisé, San Zaccaria, il santuario di Santa Lucia e le Basiliche di Frari, Ss. Giovanni e Paolo e Salute, ora vede il servizio estendersi anche nel Duomo di San Lorenzo, grazie anche al patrocinio della locale sezione dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Il progetto, denominato ART 3 in quanto consente l’accesso ai contenuti tramite i tre sensi: vista, udito e tatto, è realizzato mediante sistemi di comunicazione plurisensoriale e multimediale che prevedono l’uso delle nuove tecnologie. Il pannello applicato su un leggio vede rappresentati, sia visivamente che tattilmente, la pianta e la facciata della chiesa, a cui viene sovrapposto il disegno in rilievo che consente ai non vedenti di percepire l’impianto costitutivo dell’edificio. Inoltre, a sinistra presenta anche una legenda e a destra una sintetica descrizione storico artistica con testi e informazioni semplificate in italiano e inglese per turisti e in braille. Informazioni di primo livello, queste, a cui si aggiungono quelle di secondo livello. Il pannello infatti è corredato da guide audio-video, tutte facilmente attivabili con un comune smartphone mediante QR code e tag NFC attraverso cui si potrà accedere alle informazioni storico-artistiche di approfondimento sull’edificio e sulle opere presenti, grazie ai testi realizzati da Tiziana Agostini. «Tutto questo con audio in italiano e in inglese sottotitolati, così che possano usufruirne anche utenti che non conoscono il braille, e anche in lingua dei segni italiana LIS, per poter essere fruite anche da persone sorde» ha spiegato la presidente di Lettura Agevolata Lucia Baracco. Durante l’inaugurazione un signore cieco ha poi dimostrato come i non vedenti utilizzano la mappa, percorrendola con le mani dal basso all’alto e dall’esterno all’interno, dando poi dimostrazione di come si utilizza il Qr code, utile anche per chi non conosce il braille che può quindi venire guidato attraverso la voce.
Il Duomo San Lorenzo Martire, che oggi si presenta in stile neoclassico, fu eretto alla fine del 1700 ed inaugurato nel 1805 su progetto di Bernardino Maccaruzzi, allievo di Giorgio Massari. «In realtà è più giusto parlare di un rifacimento in forme più ampie e sontuose rispetto alle due versioni precedenti. – spiega Tiziana Agostini – Si hanno infatti notizie della Pieve di San Lorenzo già dal 1152. Nel 1388 però, stante la precarietà dell’edificio, il Senato veneziano ne approvò la totale ricostruzione in forme gotiche, avvenuta nel 1513. Dopo le devastazioni imperiali, anche il vecchio campanile in legno fu riedificato in mattoni nel 1770, ed è quello che vediamo ancora oggi». Il Duomo di San Lorenzo Martire è costituito da una sola navata, con un transetto sormontato al centro da una cupola. Sull’altare maggiore è collocata la Pala di Tommaso Toeput, detto Pozzoserrato, che raffigura la “Beata Vergine tra gli angeli e i santi Lorenzo, Michele e Stefano” del 1593 circa, mentre ai lati è presente l’organo con la cantoria monumentale in legno creato da Gaetano Callidonel 1801. «Lungo la navata, partendo dall’ingresso sul lato sinistro, si trovano l’altare e la Pala di “Santa Rita in estasi di fronte al crocifisso” di Alessandro Pomi del 1950, seguito dall’altare della SS. Trinità con una Pala di Pietro Moro del 1806 e da quello del SS. Sacramento» continua Agostini. A destra invece è presente l’altare dedicato a San Trifone con la Pala del Guarana del 1810 che raffigura San Prosdocimo in gloria con i santi, a cui segue l’altare dedicato alla Sacra Famiglia con la Pala di Gaspare Diziani e quello della Beata Vergine Assunta. Sul soffitto invece trovano sede gli affreschi di Giovanni Battista Canal del XIX secolo che vede raffigurati San Lorenzo, diacono di Papa Sisto che vuol seguire nel martirio, e la Ss. Trinità. All’esterno dell’edificio è collocata la scultura “Cristo” bronzeo di Alberto Viani del 1968, mentre il portone monumentale è decorato con le formelle in bronzo di Gianni Aricò, realizzate nel 2005 in occasione del bicentenario del Duomo.
«Come Rotary siamo felici di aver contribuito ad abbattere le barriere» ha detto il presidente Christiano Costantini. «Il Comune vi ringrazia per questa sinergia, frutto delle conoscenze di tante persone. – ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto – Oggi molti passi avanti sono stati fatti e la parola barriera è stata sostituita con la parola inclusività, affinché tutti possano accedere a tutto e, come in questo caso, ai luoghi e alle storie della cultura. L’iniziativa presentata oggi è un grande risultato, segno di una città inclusiva e aperta, maturata dal punto di vista educativo e della sensibilità» ha ribadito l’assessore. «Puntiamo all’inclusività per il maggior numero di visitatori. L’approfondimento, possibile grazie al pannello multisensoriale, oltre ad essere usufruito da utenti con disabilità, può infatti essere di interesse per tutti e quindi è inclusivo al massimo. – ha infine commentato Baracco – Speriamo il nostro esempio venga seguito anche da altri».
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