Investire a Venezia e per la città è possibile. È quanto dimostra Ottica Matteo, storico negozio veneziano di controllo vista e vendita di occhiali, che da pochi mesi ha cambiato sede e veste con una nuova apertura nel segno della sostenibilità e del riciclo in Salizada San Pantalon nel sestiere di Santa Croce al civico 102, in quello che fino a pochi anni fa era il negozio di scarpe Luana, a pochi passi dai civici 29 e 30 dove era precedentemente. Questa realtà è portata avanti da Matteo Codato e Alessia Cirone, marito e moglie, entrambi ottici e titolari del negozio, insieme alla commessa Michela e Schia, un volpino nano che accoglie i clienti e funge da mascotte del locale. «Il negozio è aperto da dicembre 1988 col nome “Ottica Massaria”. Ho iniziato a lavorare all’interno nel settembre 1994 come semplice commesso e collaboratore. Questo fino a dicembre 2010, anno in cui ho rilevato l’attività e ho iniziato a lavorare con mia moglie. – racconta Matteo – Da li non ci siamo più fermati e abbiamo sempre cercato di migliorare il negozio in modo da fornire un servizio maggiore». Questo però ha portato ad un bivio: ristrutturare il negozio che era diviso in due locali o aprirne uno nuovo, con l’obiettivo però di rimanere in zona. «Il negozio era vecchio, facevamo fatica a seguire entrambi i locali e, in virtù di una mole di lavoro di cui non ci lamentiamo, molte volte non c’era posto all’interno del locale per i clienti. – e continua Matteo – L’idea di spostarci in un nuovo negozio ci è piaciuta subito, ma dovevamo rimanere in zona per facilitare i clienti storici a raggiungerci e trovarci».
Matteo spiega infatti che lavorano per la maggior parte con clienti veneziani, in virtù di numerosi servizi che offrono e che contrastano la visione “mordi e fuggi”, che tanto sta attanagliando la città di Venezia. «Offriamo servizi di controllo della vista, applicazione di lenti a contatto di tutte le tipologie, dall’ortocheratologia a lenti a contatto per cheratoconi, passando per quelle multifocali a controllo miopico. – spiega invece Alessia – Lo stesso vale per tutti i tipi di lenti oftalmiche che vengono tagliate nel laboratorio all’interno del negozio. Un lavoro artigianale al 100%». Il negozio offre un vasta gamma di linee firmate dei più grandi marchi, tuttavia c’è spazio anche per una linea disegnata e progettata dai titolari e, successivamente, prodotta da un artigiano: «Volevamo una linea che uscisse un po’ dagli schemi delle grandi firme, puntando su colori più particolari, con lastre sgargianti, per esempio tutte gialle o tutte rosso acceso» dicono i titolari.
L’apertura del nuovo negozio è avvenuta il 28 agosto scorso, in seguito ai vari lavori di ristrutturazione del locale, svolti con un occhio rivolto alla sostenibilità: «Per la ristrutturazione ci siamo affidati a “Comin”, una ditta di ristrutturazione consigliataci da amici. Volevamo fare qualcosa di diverso dai soliti negozi, che narrasse la nostra storia veneziana. – spiega Matteo – Ad Alessia è venuto in mente di riutilizzare delle briccole in disuso come decorazione. Abbiamo esposto la nostra idea alla ditta che ha trovato un falegname che recuperava briccole per i canali veneziani. Dopo diverse mani di antitarlo le abbiamo rese utilizzabili sia come decorazione per la vetrina principale, sia come bancone da lavoro, tagliandole e utilizzando le assi di legno ricavate. Siamo orgogliosi del risultato e di aver contribuito al riciclo di simboli della realtà unicamente veneziana. Un impegno apprezzato sia dai residenti che dai turisti che spendono belle parole nei confronti di questa scelta e del risultato».
L’apertura è stata accompagnata con una festa d’inaugurazione che, a giudicare dalle persone presenti, è stata accolta positivamente dal vicinato e dai clienti. Parlando con Matteo e Alessia ci si accorge subito dell’importanza che ha per loro questa città, dal riutilizzo delle briccole all’impegno in cause sociali come la “Camminata Rosa” per le vie di Venezia. Traspare l’orgoglio di essere veneziani e l’amore per questa realtà, che nel corso degli anni sta subendo numerosi cambiamenti, evolvendosi in un mondo meno legato all’animo cittadino. «La cosa che più mi emoziona è la percezione delle persone di questo negozio. Ci fanno i complimenti perché vedono due persone comunque giovani che investono in un settore e in una modalità che fornisce un servizio cittadino per le persone che vivono e popolano la città di Venezia. Alcuni si complimentano e ci ringraziano anche per il rischio preso e questo, al di là del risultato personale e del piacere che abbiamo nel lavorare qui dentro, ci emoziona, ci tocca nel cuore e ci spinge a continuare su questa strada».
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