La dipendenza dal gioco d’azzardo è una delle problematiche moderne più diffuse, ma spesso anche una delle meno riconosciute.
A Mestre, già da un anno, 20 persone hanno deciso di intraprendere un percorso nella parrocchia di San Giuseppe, per contrastare questa malattia silenziosa, con un servizio di supporto gratuito chiamato “Effatà”.
Gestito dal Dott. Silvano Felisati, il servizio si pone l’obiettivo di aiutare chi soffre di ludopatia a trovare il coraggio di ammettere il proprio problema e di iniziare un percorso di guarigione.
Sebbene le slot machine siano tra i mezzi più diffusi per il gioco d’azzardo, con la pandemia da COVID-19, anche il gioco online ha preso il sopravvento.
«È molto comodo giocare online, ma questo amplifica l’isolamento, non solo dal mondo esterno ma anche dal contesto familiare», spiega il Dottor Felisati. «La caratteristica più pericolosa di questa dipendenza è che il giocatore smette di pensare, si estranea come se prendesse uno psicofarmaco, ma senza il coinvolgimento chimico».
«Chi soffre di ludopatia ha difficoltà a chiedere aiuto, principalmente perché non riesce a riconoscere il gioco d’azzardo come una vera malattia», afferma Silvano Felisati. «Molti si illudono che il percorso di cura sia unicamente medico, mentre in realtà necessita di un approccio terapeutico più ampio».
Il Dott. Felisati spiega come la dipendenza dal gioco d’azzardo sia una malattia complessa e multifattoriale, spesso correlata a disturbi come ansia e depressione.
«La gente fa molta fatica a mettersi in gioco», dice il Dottor Felisati. «Qui ci vuole coraggio. È più facile ricorrere a soluzioni immediate, come le pastiglie, piuttosto che aprirsi e ammettere di avere un problema».
Effatà, che significa “apriti”, non è solo un nome simbolico, ma un invito concreto a chi è intrappolato nella dipendenza dal gioco d’azzardo.
L’obiettivo è aiutare le persone a prendere consapevolezza del proprio problema, offrendo uno spazio sicuro e accogliente dove poter ricevere supporto senza giudizio.
La ludopatia è spesso associata ad altre forme di dipendenza, come l’abuso di alcol e droghe.
L’isolamento, infatti, è un fattore comune a tutte le dipendenze. Ma nonostante la gravità del problema, se ne parla ancora poco. «C’è un enorme conflitto di interessi», sottolinea Felisati. «Molte persone e aziende guadagnano dal gioco d’azzardo. E questo rende difficile sensibilizzare il pubblico».
Attualmente il servizio nella parrocchia di San Giuseppe è ancora poco conosciuto: «C’è bisogno di sensibilizzare il pubblico e di trasmettere fiducia a chi ha perso tutto, ma che può ancora ritrovare se stesso», spiega Silvano Felisati.
Il servizio “Effatà” è completamente gratuito e si rivolge a chiunque sia pronto a chiedere aiuto.
Per fissare un appuntamento o ricevere maggiori informazioni, è possibile contattare il numero 371.695.18.48 o inviare una mail a effataapriti2022@gmail.com.
«La strada per uscire dalla dipendenza dal gioco d’azzardo è lunga e difficile, ma non impossibile», conclude il Dott. Felisati. «Non se ne esce da soli, e noi siamo qui per aiutare».
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