Il 20 novembre, alle ore 18.30, si terrà il pellegrinaggio dei giovani della Diocesi di Venezia, con partenza da Campo San Maurizio, diretto alla Basilica della Madonna della Salute.
L’evento sarà guidato dal Patriarca Francesco, caratterizzato da momenti di preghiera e riflessione, ma soprattutto dalla testimonianza di Fabio Mariuzzo, un giovane di 31 anni che ha imparato a convivere con la possibilità di essere affetto da una malattia rara e gravissima: l’insonnia fatale familiare.
«Questa condizione genetica, trasmissibile da padre in figlio, può manifestarsi dopo i 50 anni con un’insorgenza irreversibile di insonnia che, in breve tempo, porta alla morte», spiega don Riccardo Redigolo, direttore della Pastorale Giovanile della Diocesi di Venezia. «Fabio ha già visto questa malattia colpire suo nonno e suo padre, e la consapevolezza di avere una probabilità del 50% di ereditarla non è mai stata facile da affrontare. Tuttavia, ciò che rende straordinaria la sua testimonianza è il modo in cui ha scelto di vivere la sua vita: non focalizzandosi sulla possibilità della malattia, ma su ciò che possiede oggi e su come può trasmettere speranza agli altri».
La sua storia offrirà ai partecipanti un’opportunità per riflettere sul senso della vita e sul potere della fede, insegnando che la speranza non è solo un sentimento, ma un cammino da percorrere con coraggio.
Questo pellegrinaggio non è destinato solo ai giovani per età anagrafica, ma è un’occasione per tutti coloro che si sentono giovani nello spirito e desiderano riscoprire la gioia di essere Chiesa.
«Il cammino verso la Basilica della Salute è simbolico: un percorso di fede, condivisione e preparazione per il prossimo Giubileo», sottolinea don Riccardo. «Un momento mondiale di incontro e di rinnovamento per la Chiesa».
La Basilica della Madonna della Salute rappresenta per i fedeli un faro di fede e di speranza. «Camminare verso di essa significa orientare il proprio cuore verso Cristo e affidare a Lui il cammino della propria vita» ha ricordato don Riccardo. «Non vergogniamoci della nostra fede. Essere testimoni credibili richiede concretezza e una direzione. Fabio ci mostrerà come vivere questa credibilità nella quotidianità».
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