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Pet food biologico: in Europa stessa etichettatura di quello umano

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Una nuova normativa indica i requisiti per l’intera Unione Europea per cibo biologico per animali da compagnia

Il cibo biologico per cani e gatti avrà le stesse regole di etichettatura di quello per gli esseri umani. Il Consiglio Europeo, l’organo politico della UE formato dai 30 capi di governo dei Paesi membri, ha dato il via libera a una nuova legge che allineerà gli Stati in materia di etichetta sugli alimenti non trattati per gli animali domestici. L’obiettivo è una maggiore trasparenza e chiarezza verso i consumatori e una tutela dei produttori agricoli.

Una scelta che non si limita alla qualità del cibo, ma che sancisce da un lato il riconoscimento di un ruolo sempre più importante degli animali nelle nostre vite e dall’altro l’opportunità per i chi realizza alimenti di entrare in un mercato a cui far corrispondere una chiara normativa. Risparmiare sull’alimentazione dei nostri compagni a quattro zampe infatti può provocare a lungo andare problemi di salute che possono rivelarsi molto più costosi, oltre che dolorosi, della scelta di acquistare cibo di qualità.

La nuova etichettatura di cibi per animali biologici

Con la nuova legge europea il cibo per animali potrà essere indicato come biologico, con il classico bollino che siamo abituati a trovare sui prodotti per l’uomo, laddove gli ingredienti siano almeno per il 95% (in termini di peso) di origine biologica, garantendo gli stessi standard per l’alimentazione umana. Ma le novità non si limitano al contrassegno, che sarà obbligatorio per i cibi preconfezionati, ma anche agli ingredienti biologici che dovranno essere chiaramente indicati sul packaging laddove lo siano solo queste materie e non l’intero prodotto.

Prima di questo iter normativo le specifiche dei requisiti perché un prodotto fosse definibile come “biologico” erano stabilite a livello di singolo Paese, senza uno standard ma soprattutto con percentuali variabili di componente biologica minima. Nel 2022 è entrata in vigore la legge 848/2018 che stabiliva che il cibo processato per animali potesse essere contrassegnato come biologico solo se il 100% dei propri ingredienti vegetali lo fosse o almeno il 95% di quelli secchi. Queste regole si applicavano però per la produzione animale in generale e non per gli animali domestici.

La scarsità di alcune materie prime in forma biologica ha reso impossibile spesso rispettare le regole per il settore degli animali domestici. Il 28 novembre 2022, la Commissione ha adottato la proposta di regolamento, aggiungendo periodi di transizione per consentire ai produttori di adattarsi alle nuove norme. L’accordo proposto il 6 giugno 2023, è stato adottato il 10 ottobre 2023 dal Consiglio ed entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. I produttori di alimenti avranno 6 mesi di tempo per essere obbligati ad apporre il logo di produzione biologica sui loro prodotti.

Cosa cambia per i produttori di cibo biologico per animali

Il nuovo regolamento cambierà la percentuale di ingredienti biologici che permette a un prodotto di essere etichettato come tale per gli alimenti per animali domestici. La percentuale passerà dal 100% al 95% (in termini di peso). Questo dovrebbe permettere ai produttori di soddisfare questi requisiti di etichettatura e accedere al mercato.

Questa strategia è in linea con gli obiettivi del progetto Farm to Fork, per l’incremento della superficie agricola fino al 25% entro il 2030 di terreni coltivati a biologico. Per fornire il tempo di adeguarsi ai produttori, gli alimenti biologici per animali da compagnia etichettati secondo le leggi nazionali o in linea con gli standard privati tra il 1° gennaio 2022 e la data di entrata in vigore del regolamento, possono essere venduti fino all’esaurimento delle scorte.

Perché scegliere alimenti biologici per i propri animali domestici?

Avere animali domestici non è un obbligo, si tratta di una scelta consapevole, spesso è anche un modo per sentirsi meno soli, visto che in Italia una famiglia su tre è monocomponente non sorprende che la stessa percentuale rappresenti anche il possesso di un animale, soprattutto cani, seguiti da gatti. Sui benefici di avere al proprio fianco una compagnia non umana si sono scritte intere bibliografie, ma è chiaro che questa scelta comporta un impegno, non solo di tempo ma anche di risorse.

Perché allora non risparmiare sulla qualità del cibo per i nostri amici a quattro zampe? Per lo stesso motivo per cui si dovrebbe prendersi cura della propria alimentazione con attenzione, infatti peggio si mangia e maggiori sono le probabilità di avere problemi di salute. Proprio per questo se si sceglie di condividere la propria vita con un animale si dovrebbe pensare al suo bene, scegliendo del cibo di qualità. Ogni animale però ha la sue esigenze, per cui il consiglio, prima di andare al supermercato a leggere le etichette, è quello di fare un controllo da un veterinario (si può consultare l’elenco di quelli della Città Metropolitana di Venezia) per stabilire una dieta equilibrata.

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