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Presepe alla Santa Barbara: quest’anno coinvolti i giovani

Presepe alla Santa Barbara: quest’anno coinvolti i giovani
Andrea Mauceri e il suo 31esimo anno come presepista alla Santa Barbara: tradizione, giovani e tecnologia

Il tradizionale presepe nella chiesa di Santa Barbara a Mestre si rinnova anche quest’anno, portando con sé una ventata di novità e un forte senso di comunità. 

Per la prima volta, il maestro presepista Andrea Mauceri è stato affiancato dal gruppo dei giovani e giovanissimi della parrocchia, un segnale importante di continuità e partecipazione intergenerazionale.

L’inaugurazione del presepe avverrà durante la Messa di Natale, a mezzanotte del 24 dicembre. «Per me è il 31esimo presepe che realizzo a Santa Barbara. La tradizione continua e, per fortuna, qui la riusciamo a portare avanti, cosa che purtroppo non avviene in tutte le parrocchie», racconta Andrea Mauceri.

Ogni anno, il presepe di Santa Barbara presenta un tema e un messaggio diverso, pensati per incuriosire i visitatori e stimolare la riflessione. Quest’anno, il cuore della rappresentazione è la grotta. «La Sacra Famiglia è collocata all’interno di una grotta, proprio come descritto nel Vangelo di Luca, dove i pastori sono i primi ad entrare», spiega Mauceri. 

Il contributo dei giovani e la collaborazione con altri esperti

Già lo scorso anno Mauceri era stato affiancato dal giovane Gabriele Griffoni, ma quest’anno la partecipazione è stata più ampia e strutturata. 

«Abbiamo iniziato a settembre, coinvolgendo sin da subito il gruppo giovani della parrocchia. Una ventina di ragazzi ha contribuito alla fase iniziale, occupandosi del trasporto dei vari pezzi del presepe. Successivamente, il lavoro è proseguito con un gruppo più ristretto di tre giovani, tra cui Gabriele Griffoni, che quest’anno è diventato coautore del presepe», spiega Mauceri.

L’iniziativa non si è limitata alla parrocchia: «Abbiamo anche ricevuto aiuti esterni. Sono stati coinvolti uno scenografo e maestri presepisti di Padova. Abbiamo fatto rete con altre realtà per raggiungere un risultato di qualità», sottolinea Mauceri. 

Questo spirito di collaborazione ha reso possibile anche il riutilizzo di un vecchio presepe per un’altra parrocchia della diocesi di Venezia, Santa Rita.

Tecnologia e tradizione: un mix di luci, suoni e video

Rispetto ai presepi di trent’anni fa, la tecnologia ha portato notevoli cambiamenti. Oggi si utilizzano software avanzati per sincronizzare luci e suoni con le diverse fasi della giornata. Inoltre, vengono impiegati schermi che riproducono video tematici, offrendo un’esperienza immersiva per i visitatori. 

L’installazione occupa uno spazio di un metro e mezzo di larghezza per due metri di profondità, con una cura particolare per i dettagli scenografici e artigianali. Le statue sono realizzate a mano, un’ulteriore testimonianza della maestria degli artigiani e del valore artistico del progetto.

Il presepe sarà visitabile fino alla festa della Candelora, il 2 febbraio. È collocato all’interno della chiesa di Santa Barbara, sulla destra rispetto all’ingresso principale. 

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