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Prevenzione e educazione: le strade per contrastare l’abuso

Giornata Nazionale Vittime di Abuso: preghiera e riflessione alla Basilica della Salute sulla società e le nuove forme di abuso

Lunedì 18 novembre, alle ore 15, si terrà un momento di preghiera e riflessione alla Basilica della Salute di Venezia, in occasione della Giornata Nazionale Vittime di Abuso e nell’ambito della festa della Salute. Questo evento si propone di sensibilizzare la comunità sul dolore e sulle ingiustizie subite da chi ha vissuto esperienze di abuso. 

«Negli ultimi anni, la nostra società ha assistito a un cambiamento profondo nelle dinamiche sociali e culturali, che ha portato con sé nuove problematiche legate agli abusi», spiega Alvise Patron, coordinatore del Servizio di Tutela Minori del Patriarcato di Venezia. «Uno dei fattori più rilevanti in questo cambiamento è rappresentato dalla crescente fluidità sessuale e dall’emergere della nuova ideologia di genere. Questi fenomeni sociali stanno ridefinendo le convenzioni e le percezioni riguardo alla sessualità, portando talvolta a una disinibizione che può sfociare in comportamenti devianti». 

In particolare, l’uso degli strumenti elettronici come tablet, smartphone e internet ha introdotto nuove forme di abuso, talvolta collegate alla pornografia e alla dipendenza da contenuti sessuali. 

«Questi fenomeni non solo danneggiano la sfera individuale, ma contribuiscono anche a sfumare le barriere che separano i comportamenti sani da quelli patologici, creando situazioni difficili da gestire a livello sociale e educativo», afferma Alvise Patron.

La soluzione contro gli abusi? La prevenzione

Un approccio fondamentale per prevenire l’abuso è quello di promuovere una corretta educazione alla sessualità, in grado di proteggere i più vulnerabili e di sensibilizzare le persone sui rischi connessi a una gestione scorretta dei propri desideri e comportamenti. 

È necessario che le comunità e le istituzioni sviluppino politiche di educazione e informazione che possano sensibilizzare le persone sui segnali di abuso e su come riconoscere e affrontare comportamenti dannosi. 

«L’aspetto educativo è essenziale, poiché certi atteggiamenti possono ferire profondamente l’individuo e compromettere il suo normale sviluppo psicologico e relazionale», aggiunge il responsabile del servizio.

“L’anonimato”: nuova problematica nelle realtà parrocchiali

La realtà odierna, contrariamente a quanto accadeva negli anni passati, richiede una maggiore attenzione alla prevenzione.

Oggi, infatti, anche il contesto parrocchiale è cambiato: le parrocchie sono sempre più grandi e le collaborazioni tra diverse realtà sono aumentate. Questo ha portato vantaggi ma anche un maggiore anonimato, un fenomeno che, purtroppo, facilita la possibilità che si verifichino abusi. 

La consapevolezza e la formazione diventano perciò strumenti imprescindibili per tutelare i più vulnerabili, sia dentro che fuori il contesto ecclesiale. 

L’introduzione massiccia della tecnologia e la diffusione dell’anonimato online richiedono quindi un approccio preventivo più incisivo e un’educazione costante, con particolare attenzione alla sfera digitale e alla comprensione dei propri limiti e dei propri diritti.

Il ruolo del Servizio di Tutela Minori

Attualmente il Servizio diocesano di Tutela Minori di Venezia, è impegnato nella formazione di parroci, preti, catechisti, responsabili di pastorale giovanile e animatori, al fine di sensibilizzare e formare i principali attori del mondo ecclesiale sul tema dell’abuso. 

Questo lavoro di formazione è oggi particolarmente attivo nella zona pastorale del Litorale e continuerà anche il prossimo anno. 

Inoltre, la collaborazione con altre realtà territoriali del Triveneto ha portato, il 12 ottobre, alla realizzazione di un convegno a Zelarino, dal titolo “Uso e abuso della rete: prevenire e tutelare, quali strategie educative?”. Un incontro che ha avuto lo scopo di analizzare le sfide digitali e le modalità con cui proteggere i minori dagli abusi in un contesto sempre più segnato dall’uso diffuso di internet.

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