
Ca’ Foscari Short Film Festival festeggia la quindicesima edizione. La potenza del cinema giovane si diffonderà in tutta la città lagunare: dall’Auditorium di Santa Margherita fino ai saloni dei palazzi storici che ospitano il Museo d’Arte Orientale, la Fondazione Bevilacqua La Masa, l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, la Fondazione Querini Stampalia e la Casa del Cinema. Lo Short Film Festival è il primo festival in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università. «La vocazione internazionale del festival», sottolinea la direttrice artistica e organizzativa Roberta Novielli, «offre visibilità ai giovani artisti che ogni anno propongono fotografie preziose del mondo contemporaneo». Per il terzo anno consecutivo, Manuele Fior firma il manifesto ufficiale della manifestazione. Un Pulcinella appollaiato sul comignolo di un tetto veneziano, legge con un sorriso beffardo, e osserva la vita scorrere dall’alto. «L’immagine propone l’importanza della maschera, grazie alla sua capacità di proiettarci in altre storie», spiega l’illustratore, «allo stesso tempo, mostra come sia necessario guardare il mondo dall’alto per scoprirlo da una diversa prospettiva».
Sono stati selezionati trenta cortometraggi realizzati nell’ultimo anno da studenti da ventisei scuole di cinema ed università. «Il livello dei progetti è altissimo: abbiamo scelto con grande difficoltà tra più di 3000 proposte provenienti da 119 realtà internazionali», sottolinea la direttrice Novielli, «gran parte dei progetti raccontano di giovani e giovanissimi alle prese con gli errori e l’irresponsabilità degli adulti. Anche nei cinque corti d’animazione, pur con toni apparentemente leggeri, emergono riflessioni sulla ricerca dell’identità e sul dolore della perdita». Storie come quella dei genitori protagonisti di “Uninvited” di Ekaterina Ganzhela che assistono alla trasformazione del figlio da promettente violinista a spietato criminale. O quella di Jessica, la giovane figlia in “Cura Sana” di Lucía G.Romera, che tenta di sfuggire ad un passato segnato dalla violenza paterna. La giuria internazionale, composta dalla produttrice italiana Alessandra Infascelli, la registra francese Malou Lévêque e la designer di stop motion e art director britannica Barbara Biddulph, decreterà il vincitore sia del premio principale che delle menzioni speciali “Museo Nazionale del Cinema” e “WeShort”.
Lo Short si prepara ad accogliere Marco Bellocchio. Il regista, in dialogo con il critico Anton Giulio Mancino, ripercorrerà oltre mezzo secolo di carriera: dal dirompente esordio con con “I pugni in tasca” alle più recenti esplorazioni della memoria storica e politica come “Rapito”. Con una filmografia costellata di premi, dal Leone d’Oro alla carriera alla Palma d’Oro d’onore, Bellocchio non ha mai smesso di interrogare la realtà, restituendone ombre e contraddizioni. Sul palco dell’Auditorium salirà anche Pablo Berger, il cineasta spagnolo autore del film d’animazione candidato all’Oscar “Il mio amico Robot”. Durante la masterclass, sarà intervistato da John Bleasdale sulle tappe più importanti della sua carriera e sulle caratteristiche principali delle sue opere. Oltre all’omaggio al regista indiano Kumar Shahani recentemente scomparso, verrà festeggiato il trecentesimo anniversario di Giacomo Casanova con un evento sul film di Federico Fellini a cura dallo sceneggiatore Gianfranco Angelucci.
Uno spazio privilegiato della quindicesima edizione è riservato all’animazione che, oltre ad essere protagonista assoluta della pre-apertura del festival “Anymation”, potrà contare sulla partecipazione di Roberto Catani. L’illustratore, in dialogo con Andrijana Ružić, svelerà i segreti della sua tecnica fortemente legata all’artigianalità ed introdurrà la proiezione dei cortometraggi, tra i quali il recente “Il burattino e la balena”, selezionato alla Mostra di Venezia. La giornata di martedì si dividerà tra incontri con esperti del settore, la presentazione del progetto “immersiVenice” e la proiezione di oltre venti cortometraggi, tra cui quelli dell’Estonian Academy of Arts e di festival partner come il Piccolo Festival dell’Animazione e il Tokyo Student Film Festival. Il focus sul cinema delle origini curato da Carlo Montanaro quest’anno celebrerà la nascita dell’animazione in Italia con una selezione di spezzoni dagli albori fino alle produzioni degli anni Quaranta e Cinquanta.
Oltre al contest internazionale, delle giurie apposite assegneranno menzioni speciali “Ugo Comunicazione” per la miglior sceneggiatura, “Conservatorio di Vicenza” per la miglior colonna sonora, “Le Giornate della Luce” per la miglior fotografia ed il premio Pateh Sabally per la multiculturalità, assegnato dalla Municipalità di Venezia, e quello per il miglior corto d’animazione da Venezia Comics. Ai tradizionali concorsi collaterali come la nona edizione CINIT Music Video Competition e la dodicesima del Concorso Scuole Superiori, quest’anno si aggiunge l’edizione zero di “Short Cine_Med”. Promosso dalla Società Italiana di Reumatologia e dall’Istituto di Storia della Reumatologia, il progetto nasce con l’obiettivo d’accendere i riflettori sulle malattie reumatologiche. Non solo divulgazione scientifica, ma un’indagine emotiva e sociale sugli effetti spesso invisibili di queste patologie.
Il programma del Ca’ Foscari Short Film Festival è disponibile qui.
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