L’Associazione Volontari del Fanciullo, che gestisce già quattro strutture Casa Nazareth in diverse località, doveva inaugurare una nuova sede a Marghera, ma l’apertura è stata rimandata a causa di problematiche burocratiche con il Comune di Venezia.
La struttura, che è stata recentemente ristrutturata e avrebbe dovuto essere operativa già a partire da luglio 2024, è ancora in attesa di un affido di gestione.
«La volontà di aprire la nuova casa c’è sia da parte nostra che del Comune, ma purtroppo la situazione è ancora bloccata», spiega Gerardo Perinello, presidente dell’associazione.
Pertanto l’obiettivo principale resta l’apertura di una nuova casa, visto l’alto numero di richieste ricevute.
Nonostante il ritardo, l’associazione è fiduciosa e continua a lavorare anche con il Comune di Martellago, dove è in corso un dialogo per l’apertura di una sesta casa, vista la crescente richiesta di supporto.
Attualmente, circa dieci bambini provenienti da Martellago vengono accompagnati alla struttura di Chirignago, ma l’obiettivo è riuscire ad aprire una nuova casa anche a Martellago, per ridurre i disagi logistici e rispondere meglio alle necessità delle famiglie.
Oltre a questo, l’associazione punta a farsi conoscere sempre di più, per raccogliere fondi necessari a sostenere le proprie attività. Infatti, l’intera assistenza offerta ai bambini è completamente gratuita e il tutto è strutturato come una grande famiglia.
L’Associazione Volontari del Fanciullo si occupa di 67 bambini e ragazzi, con 87 associati in totale.
Inoltre, quest’anno sono stati iscritti 27 nuovi volontari che si preparano a diventare parte attiva nell’accompagnare i bambini.
La formazione dei volontari dura un anno ed è aperta a persone di tutte le età, come testimonia la partecipazione di un giovane del Bangladesh che ha deciso di restituire il bene ricevuto durante la sua permanenza in Italia, mettendosi al servizio della comunità.
Nel 2024, un’importante novità riguarda l’impegno delle Figlie di San Giuseppe di mons. Caburlotto, grazie alla volontà della superiora generale madre Francesca Lorenzet, che ha riattivato il supporto di due suore che seguono direttamente le strutture e partecipano attivamente alla vita dell’associazione.
«Questo supporto spirituale e operativo si allinea perfettamente con gli insegnamenti di Padre Giuseppe Caburlotto, fondatore dell’associazione», afferma Perinello.
I bambini che frequentano le case sono spesso quelli che presentano fragilità familiari o caratteriali.
L’accoglienza, che avviene dalle 15 alle 19, riguarda ragazzi dai 3 ai 13 anni. «In un contesto protetto e stimolante, i bambini vengono accompagnati in un percorso di crescita, ricevendo il sostegno necessario per affrontare le difficoltà che incontrano nelle loro vite familiari e sociali», conclude il presidente.
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