Quest’anno la festa del Redentore si concluderà domenica 21 alle ore 19 con la Santa Messa Votiva presieduta dal Patriarca nella chiesa del Redentore, sull’Isola della Giudecca.
Il ponte votivo, che collegherà Fondamenta delle Zattere e la basilica del Cristo Redentore sull’isola della Giudecca, verrà inaugurato venerdì 19 alle 20, alla presenza del Patriarca Francesco Moraglia e consentirà l’accesso alla chiesa fino alla mezzanotte del 21 luglio.
Oltre che per il suo carattere religioso, la festa va ricordata anche per i fuochi d’artificio.
«C’è grande attesa per lo spettacolo pirotecnico di sabato 20 luglio», afferma Fabrizio D’Oria, direttore di Vela Spa, azienda veneziana che si occupa di gestire gli eventi della città. «Come ogni anno, ci sarà un sistema di prenotazione per le barche e alcuni settori a terra, disponibile dall’8 luglio sul sito: https://redentore.veneziaunica.it/.»
Infine, domenica 21 saranno organizzate le “Regate del Redentore”, il cui percorso si snoderà lungo il Canale della Giudecca. Solitamente, alle ore 16 si svolge la regata su pupparini (imbarcazioni simili alle gondole) a due remi per i giovani, alle ore 16.45 la regata su pupparini a due remi, e alle ore 17.30 la regata su gondole a due remi.
Lo spettacolo pirotecnico inizierà sabato 20 luglio alle ore 23.30 e, tradizionalmente, durerà più di mezz’ora. I fuochi saranno sparati da cinque pontoni posizionati nel Bacino di San Marco e quest’anno lo spettacolo sarà dedicato al 700° anniversario della morte di Marco Polo.
«Per l’organizzazione della laguna, le barche sono state suddivise per singole aree di appartenenza di categoria», spiega il responsabile. «Questo ci permette di diversificare la presenza delle barche e di lavorare in sicurezza».
Negli ultimi anni è stata organizzata anche la visione dei fuochi d’artificio da terra, in particolare nei punti di alta visibilità: la Giudecca, le Zattere e la Riva Marciana (il Molo San Marco e la Riva degli Schiavoni). Questi luoghi sono suddivisi in singoli settori con capienze specifiche. Le prenotazioni danno priorità ai cittadini di Venezia e, successivamente, agli ospiti della città.
«Come tutte le feste tradizionali della città, questa manifestazione è un forte momento comunicativo e di promozione di Venezia», spiega Fabrizio D’Oria. «Tuttavia, la festa del Redentore, rimane la “festa dei veneziani”, fortemente sentita da tutta la popolazione».
Una manifestazione del genere ha un indotto economico molto significativo, con prenotazioni alberghiere effettuate fino dall’anno precedente. Pertanto, l’organizzazione deve essere realizzata in sicurezza. «Tutte le forze dell’ordine sono impiegate sia con le loro imbarcazioni che a terra per garantire il sereno svolgersi delll’evento», descrive D’Oria. «In questo momento, la macchina organizzativa della festa è già partita; lungo le rive stiamo già iniziando il montaggio delle luminarie per il Redentore».
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