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San Giobbe, Grest al via per 90 bambini: «Esperienza di fraternità»

Gli iscritti vanno dalla prima elementare alla prima media, coordinati da 30 animatori. Padre Zago, responsabile dell’oratorio canossiano: «Giornate in cui si sperimenta la gioia di stare insieme»

È partito ufficialmente il Grest di San Giobbe 2025, proposta educativa nel segno della fraternità e dell’amicizia. A raccontare queste prime giornate di attività è il padre canossiano Pierantonio Zago, responsabile dell’oratorio veneziano, situato nel sestiere di Cannaregio, che condivide il proprio entusiasmo per una esperienza da lui definita «bellissima, anche se faticosa nell’organizzazione e gestione delle attività». Quest’anno i bambini iscritti alle tre settimane di Grest sono 90: un numero di una ventina di unità inferiore rispetto all’anno scorso. Una scelta consapevole, per garantire un rapporto ancora più stretto e vivo tra bimbi e animatori più grandi, una trentina in tutto, che si sono messi in gioco preparandosi e partecipando al cammino formativo. «Gli iscritti vanno dalla prima elementare alla prima media. In qualche caso c’è anche chi è di un’altra religione: famiglie che accettano una riflessione cristiana. La caratteristica più bella di quest’anno è che si tratta di bambini che fanno parte della nostra collaborazione pastorale, che comprende anche San Marcuola, Sant’Alvise, Madonna dell’Orto, San Giobbe, San Geremia e San Girolamo. Era giusto dare un segnale ai genitori, a conferma di come il Grest sia la tappa di un cammino che viene svolto nell’arco di un anno intero: sono ragazzi che solitamente frequentano il nostro oratorio, per condividere qualche momento insieme ai loro amici, e che prendono parte alle attività del catechismo», conferma padre Pierantonio.

Il tema della speranza, filo conduttore di quest'anno

Il Grest 2025 ha come filo conduttore “Nexus”. «È un’avventura che alcuni personaggi della storia compiono per salvare Roma da un antagonista che si nutre delle tristezze e delle fatiche della gente, cercando di distruggere le speranze delle persone. Un Grest che si sviluppa in concomitanza con l’anno giubilare in corso, il cui tema è quello della speranza. Questa storia, affrontata giorno dopo giorno con bambini e ragazzi, ci aiuta a comprendere che proprio la speranza alla fine vince sempre, anche quando il male sembra essere più forte e avere la meglio». Sorrisi, giochi, divertimento, spensieratezza, voglia di costruire nuove amicizie e legami, ma anche momenti di riflessione e di preghiera sono gli elementi che contraddistinguono e scandiscono la giornate di un Grest che durerà tre settimane, fino al 27 giugno prossimo. Un servizio garantito alle famiglie dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, quando i bambini rientrano a casa. Fino alle 18 rimangono invece a San Giobbe gli animatori – la cui età parte dalla seconda media, arrivando alle classi superiori – per un momento di confronto e bilancio della giornata, volto a mettere in campo anche eventuali correzioni per i giorni a seguire. Accanto agli animatori ci sono anche alcuni adulti, volontari ed educatori, disposti a conciliare i propri impegni familiari e di lavoro pur di mettere a disposizione il proprio tempo per i piccoli partecipanti.

Un servizio prezioso per le famiglie

«La giornata si apre alle 9 con un momento di festa e di gioia collettivo, – racconta padre Pierantonio, spiegando come i partecipanti indossino magliette di colori vari, tanti quante le squadre del Grest – tra inno ufficiale del Grest e danze. Poi la scenetta realizzata dagli animatori, la preghiera e un’occasione in cui proprio i valori di quest’ultima e della storia vengono attualizzati con l’aiuto delle parole di San Paolo». A seguire la merenda e gioco fino alle 12.20, pranzo, momento libero e, intorno alle 14, la visione di un film Disney che permette ai ragazzi di riflettere su alcuni valori, come l’amicizia. Alle 15 ancora gioco, merenda e conclusione affidata ad una breve preghiera, fino alla festa finale. Settimane in cui non possono mancare le tradizionali gite fuori porta: al Villaggio San Paolo, all’Aquaestate di Noale e al lago di Santa Croce. «Un primo bilancio? Stiamo vivendo giornate fantastiche. Il Grest è una esperienza di servizio e di fraternità, grazie al quale si sperimenta la gioia di stare assieme. Qualcosa di “devastante” nel senso buono». Senza considerare che si tratta di una proposta per le famiglie preziosa.

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