
La Scuola Grande di San Teodoro al fianco delle ristrette della Casa di reclusione femminile della Giudecca. Tra le numerose iniziative in programma quest’anno c’è anche il sostegno economico a quelle mamme con figli in età scolare, in stretta sinergia con “I ragazzi di don Bepi”. «Un nostro confratello, che fa parte del gruppo, – racconta la guardian grando, Roberta Di Mambro – l’altro giorno mi ha chiesto di contribuire ad un loro progetto, orientato a coprire parte della retta per l’iscrizione di due bimbi, figli di detenute della Giudecca, in una scuola paritaria del centro storico, che si è resa disponibile a venire incontro in termini di cifra complessiva richiesta». Se una parte la stanziano “I ragazzi di don Bepi”, che si occupano anche di andare a prendere i bambini e di riaccompagnarli nell’Icam, l’altra metà proprio la Scuola Grande di San Teodoro. «Al nostro Consiglio – afferma Di Mambro – proporrò che il sostegno alla retta prosegua pure in futuro». E questa non è l’unica attenzione rivolta alle carceri della città d’acqua. Alla luce di un corso di pittura che viene organizzato al Centro servizi San Giobbe di Ipav, pensato per gli anziani ospiti della struttura, l’iniziativa potrebbe essere portata anche all’interno della Casa di reclusione dell’isola. «Prima però ne dovremo parlare con la direttrice. Vedremo che cosa sarà possibile organizzare. Se non sarà un corso di pittura, potremo comunque pensare a qualcos’altro. Noi ci siamo».
Per quanto riguarda le lezioni nel Centro San Giobbe, la Scuola Grande si occupa di fornire la strumentazione necessaria affinché gli ospiti diano voce alla propria creatività, a cominciare dall’acquisto dei colori. «Con l’arrivo della bella stagione, in linea con l’anno scorso vorremmo allestire nei nostri spazi le opere realizzate, coinvolgendo gli anziani in un rinfresco». Alta l’attenzione della Scuola Grande di San Teodoro al mondo giovanile. «Quest’anno, è una novità, daremo un premio in denaro di 1.000 euro e di 500 euro per uno studente o una studentessa iscritti al Conservatorio “Benedetto Marcello” e all’indirizzo musicale del “Marco Polo”, distintisi per il loro impegno, che ci verranno indicati». Poi il cosiddetto Premio dei Ragazzi, alla sua 14. edizione e in programma il 7 aprile, che ne coinvolgerà 50 di prima media che si sono messi in gioco nella stesura di elaborati dedicati a Venezia e alle problematiche che la riguardano da vicino. A partire dall’overtourism. «Abbiamo chiesto – riferisce Di Mambro – se sentono ancora “loro” la città in cui vivono, considerata la grande massa di turisti che la visita ogni anno. Tra i giovani non ce n’è stato uno che non abbia sottolineato come siano troppi, tuttavia riconoscendo come proprio il turismo rappresenti una fonte di reddito fondamentale per molte famiglie. In riferimento ai visitatori in città hanno scritto che sono spesso maleducati, arrivando ad assumere comportamenti poco consoni e poco rispettosi del luogo in cui si trovano, fra bagni nei canali e rifiuti abbandonati per terra». Tra le questioni sollevate dagli studenti coinvolti nell’iniziativa, anche quella dei troppi plateatici, che li hanno privati di spazi preziosi, ormai sempre più ristretti, in cui poter giocare con gli amici. «A conferma di come da parte dei nostri ragazzi ci sia, sin da giovanissimi, una certa insofferenza, emersa proprio nei testi a cui hanno lavorato».
La veneziana Di Mambro, nominata guardian grando dal 2016, la prima e l’unica donna ad aver finora svolto questo incarico nella storia di tutte le Scuole Grandi della città, è stata insignita pochi giorni fa del Premio Donna da parte della testata giornalistica on line 25venice.press. A conferirle il riconoscimento – il leone di San Marco d’argento offerto dall’orafo Meneghetti – è stata la giornalista Nadia De Lazzari, assieme ad alcune premiate delle passate edizioni. Nel 2024, a Di Mambro è andata anche l’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica, insieme ad altri cittadini che si sono distinti nell’ambito sociale, umanitario e filantropico. «Anche quest’anno sponsorizzeremo un equipaggio delle Giovanissime della Regata Storica e un altro tra i gondolini», prosegue la guardian grando, soffermandosi pure sul Premio San Teodoro, che per tradizione si svolge in novembre, assegnato ad un’associazione o a persone che si prodigano per offrire una mano agli altri, ai più bisognosi. Senza dimenticare il sostegno a Casa Famiglia San Pio X della Giudecca e a Casa San Giuseppe attraverso la distribuzione di forniture alimentari mensili.
«Persone che vengono ogni giorno a visitare la Scuola non ne abbiamo e non organizziamo nemmeno visite toutcourt. Ma il 19 aprile una guida, che conosco da anni, impegnata anche con gli “Amici dei musei”, mi ha chiesto di poter portare due gruppi del Lido, di 40 persone ciascuno. Se qualcuno ce lo chiede, noi siamo chiaramente disponibili. Gli faremo visitare gratuitamente la Scuola insieme alla limitrofa chiesa di San Salvador». Infine un accenno agli eventuali interventi e restauri di cui l’edificio necessita. «L’urgenza è intanto quella di sostituire le caldaie. Danni particolari non ce ne sono, ma sarebbe bello poter mettere mano all’intonaco esterno, della facciata che costeggia la pasticceria Rosa Salva. Ci penseremo: la spesa richiesta per rimetterlo a nuovo è piuttosto consistente, tra i 100 e i 150mila euro».
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