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Scuole cattoliche di Mira: più inglese, teatro e tecnologia

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Le motivazione dietro la scelta dei programmi scolastici

Dieci ore di inglese a settimana nella scuola materna; un mix di tecnologia, inglese e teatro per elementari e medie. Con l’avvento del nuovo anno scolastico per le scuole San Pio X di Mira e San Domenico Savio di Oriago sono arrivate diverse novità.

«Io ho ricevuto una bellissima eredità dalla dott.ssa Stefania Nicolli», racconta la nuova preside Manuela Vanin, pedagogista specializzata in pedagogia clinica. «E sulla strada da lei tracciata si prosegue con altri progetti».

La preside Manuela Vanin
Gli obiettivi raccontati dalla Preside Manuela Vanin

«Questa scuola – spiega la nuova preside – ha tre anime: tecnologica, linguistica e verde; quest’anno abbiamo alcune nuove proposte per l’area linguistica, come il progetto: Everyday English…at school!». Il nuovo programma coinvolge la scuola dell’infanzia San Pio X ed ha come scopo principale il portare la lingua inglese all’interno della struttura grazie alla presenza di una docente madrelingua, attraverso un approccio comunicativo quotidiano.

«L’obiettivo è imparare l’inglese attraverso la routine: saranno 10 ore settimanali di lingua inglese alla scuola d’infanzia», precisa la preside. Inoltre, sempre da un punto di vista linguistico, nella scuola elementare e media San Domenico Savio ad Oriago, si terranno più ore di tecnologia e robotica in lingua inglese.

Tra le novità la presenza di laboratori

In aggiunta, nella scuola, è stato anche proposto un nuovo progetto chiamato “Accendi il tuo tempo”: questa iniziativa coinvolge bambini e ragazzi dalla terza elementare alla terza media. «Ci saranno – descrive Manuela Vanin – tre laboratori al termine delle attività didattiche. Abbiamo organizzato tre pomeriggi a settimana: lunedì inglese, mercoledì tecnologia e giovedì teatro. Questi laboratori sono piccole esperienze di un mese, se poi gli alunni avranno piacere rinnoveranno l’iscrizione. È un modo per scoprire, sperimentare ed imparare in maniera leggera», conclude la responsabile delle scuole, che fanno parte della Fondazione Giovanni Paolo I.

Infine, la scuola ha deciso di avvalersi della collaborazione della prof. Patrizia Granata, pedagogista clinica: «Affidarsi ad uno sguardo esterno ed esperto è necessario per fare un’analisi dei bisogni e per costruire una proposta di qualità dal punto di vista organizzativo e formativo», conclude la preside Vanin.

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