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Spazzolino manuale o elettrico? Ecco come sceglierlo

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La guida di Giuliano Nicolin, dentista Mestre

Parlando di igiene orale, sfatiamo subito un mito: un buon spazzolino non è sufficiente per esser certi di prendersi cura di denti e gengive nella maniera più corretta. L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), infatti, indica anche come estremamente necessario imparare ad usare in modo ottimale lo strumento scelto, sia esso uno spazzolino elettrico o manuale. E poi bisogna anche dedicare il giusto tempo a questa operazione, grosso modo almeno per 2 minuti, anche se dipende da persona a persona perché non esiste una dentatura uguale a un’altra, una bocca uguale a un’altra.

Per imparare poi la tecnica giusta potete chiedere al vostro dentista, o al suo igienista, durante una seduta di igiene dentale – che dovrebbe essere fatta almeno una volta l’anno – di mostrarvi i movimenti corretti per pulire al meglio denti e gengive da replicare, poi, una volta a casa. Una tecnica corretta, inserita nella routine quotidiana, è infatti la condizione fondamentale che deve precedere la scelta degli strumenti che più rispecchiano le nostre esigenze.

Foto di Bruno da Pixabay
Spazzolino elettrico o manuale? Come scegliere la soluzione giusta

Una corretta igiene orale porta tanti benefici. Gli studi scientifici sottolineano come possa evitare compromissioni sistemiche che possono sfociare in focolai di infezioni acute o croniche. E allora sorge spontanea una domanda: lo spazzolino elettrico è più efficace di quello manuale?

Uno spazzolino elettrico effettua su ciascun dente dalle 5mila alle 30mila oscillazioni e questo garantisce una pulizia mediamente più profonda di quanto non avvenga quando si usa lo spazzolino manuale. Il funzionamento è molto semplice: basta mettere il dentifricio sulla testina, impugnarlo, come faremmo con un qualsiasi spazzolino, accenderlo e appoggiare la testina alla superficie dei denti. Soffermandoci su un dente per volta, sarà sufficiente muovere il manico in senso verticale per un paio di secondi, per poi passare al dente successivo.

Benché elettrico, infatti, non dobbiamo credere che lo spazzolino, faccia tutto da solo: anche in questo caso un’adeguata tecnica di uso e il tempo che impieghiamo per la pulizia sono le condizioni necessarie per una corretta igiene orale.

Quando lo spazzolino è manuale, se utilizzato nel modo giusto – ossia attraverso movimenti rotatori dalla gengiva inferiore verso l’alto e dalla gengiva superiore verso il basso – è in grado di eliminare poco più del 70% della placca. Lo spazzolino elettrico, se utilizzato anch’esso correttamente, è in grado di rimuoverne la medesima percentuale.

Secondo le Linee Guida Nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta del Ministero della Salute, però, l’utilizzo di uno spazzolino elettrico è raccomandabile rispetto ad uno manuale soprattutto per la semplicità con cui svolge la pulizia dentale. Gli spazzolini elettrici più economici garantiscono una velocità di 4mila giri al minuto mentre i più costosi raggiungono anche i 9mila: più movimenti significa, banalmente, più efficacia pulente.

Immagine di Racool_studio su Freepik
Gli svantaggi dello spazzolino elettrico

Qualche svantaggio, però, c’è: anche se lo spazzolino elettrico non rovina i denti, potrebbe essere lievemente più aggressivo sulle gengive, soprattutto se sono sensibili. Meglio allora, in questi casi, scegliere un modello con sensore di pressione o di blocco e setole morbide, esattamente come si farebbe nella scelta di uno spazzolino manuale. Le setole dello spazzolino elettrico o manuale, infatti, devono agire anche nel solco gengivale e negli spazi tra un dente e l’altro, senza però lesionare in alcun modo le gengive.

Naturalmente c’è un modo corretto e uno sbagliato per usare il nostro spazzolino. I movimenti devono essere delicati e regolari. Inoltre è importante prestare attenzione alla direzione: nell’arcata superiore, partendo dalla gengiva, bisogna muovere il manico verso il basso e dal basso verso l’alto nell’arcata inferiore, senza dimenticare la parte interna dei denti, quella più nascosta e, dunque, sempre più esposta a placca e tartaro. Non serve una pressione eccessiva o, peggio, sfregare i denti in senso orizzontale e non servono nemmeno quantità esagerate di dentifricio. Basta, per capirsi, una dose grande come un pisello o una lenticchia.

Le caratteristiche dello spazzolino elettrico ideale

Se decidete di usare uno spazzolino elettrico, per scegliere quello giusto deve avere queste caratteristiche:

  1. un timer che permette di rispettare il tempo minimo raccomandato dai dentisti per una corretta igiene orale segnalando con un bip o una vibrazione la fine dei 2 minuti canonici;
  2. un sensore di blocco/pressione che evita di sottoporre denti e gengive ad eccessiva pressione;
  3. una testina tonda che permette allo spazzolino elettrico di garantire una pulizia più profonda di tutto il dente;
  4. un manico antiscivolo che rende migliore il grip dello strumento permettendo un suo più comodo utilizzo;
  5. valutare il costo delle testine di ricambio: i dentisti raccomandano di sostituire le testine ogni tre mesi. Ecco perché è consigliabile valutare anche il loro costo prima della scelta dell’apparecchio.

Se siete in dubbio, questo il mio consiglio: chiedete al vostro dentista di fiducia, lui saprà senz’altro consigliarvi l’uso del prodotto giusto, spazzolino elettrico o manuale. Ricordate anche, però, che le visite periodiche e un confronto regolare con lui sono fondamentali per prevenire problemi ai denti. Prevenire, si sa, è sempre meglio che curare. Anche dal punto di vista della spesa.

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