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Stanze della Fotografia: Newton e Mimran presto protagonisti

In arrivo a fine marzo la più completa esposizione di Helmut Newton e la serie di inediti di Patrick Mimran. Al via anche un’open call per giovani fotografi

Dalle gigantografie di Newton alle foto prive di fuoco di Mimran. A fine marzo sarà tempo di grandi mostre a Le Stanze della Fotografia sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, nate dall’iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini. Dal 28 marzo due grandi esposizioni porteranno luce all’arte fotografica. Dopo le mostre a Palazzo Reale a Milano e all’Ara Pacis di Roma, Helmut Newton sbarca a Venezia con la più completa esposizione di opere che ripercorrono la sua intera vita umana e lavorativa. La retrospettiva, dal titolo “Helmut Newton. Legacy”, in programma fino al 24 novembre, sarà a cura di Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e di Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia. Lo stesso giorno, al primo piano dello spazio espositivo, aprirà al pubblico anche la mostra “Out of Focus”, che fino all’11 agosto presenterà gli ultimi dieci anni di ricerca fotografica dell’artista Patrick Mimran, attraverso una serie di scatti inediti. Le due mostre saranno accompagnate dalle opere dei fotografi under 30 selezionate dalla open call, che scadrà il 29 febbraio, promossa dalla Fondazione Le Stanze della Fotografia e sostenuta dalla Fondazione di Venezia.

Newton: la nuova frontiera della gigantografia

Nato il 31 ottobre 1920 in una famiglia ebraica benestante, Newton nel 1938 è costretto a lasciare la Germania per le leggi razziali. Decide d’imbarcarsi per l’Australia, dove aprirà un piccolo studio di fotografia, per poi fare ritorno in Europa. L’esposizione in sei capitoli cronologici racconterà la carriera di un protagonista del Novecento: dagli esordi degli anni ‘40 e ‘50 in Australia, gli anni ‘60 in Francia, gli anni ‘70 negli Stati Uniti, gli ‘80 tra Monte Carlo e Los Angeles e i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni ‘90. Newton con stile elegante e audace ha lasciato un segno nella moda, come dimostrano le collaborazioni con la rivista Vogue e con stilisti quali Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Thierry Mugler e Chanel, ma anche nel nuovo modo di approcciarsi al nudo femminile, testimoniato nel suo celebre libro “Big Nudes”. Il volume, cult del 1981, raccoglie 39 scatti in bianco e nero, molti presenti in mostra, pionieri di una frontiera della fotografia non ancora esplorata, quella della gigantografia e degli scatti a grandezza umana. Newton fu spesso a Venezia: «Il suo passaggio in Laguna è documentato più volte, come si potrà vedere nel servizio per la rivista Queen del 1966 o nel ritratto ad Anselm Kiefer, immortalato in un affascinante palazzo sul Canal Grande» racconta Matthias Harder.

Il fuori fuoco di Mimran

Nato a Parigi nel 1956, Mimran è un artista pluridisciplinare. Dagli anni ‘80 ha realizzato opere e installazioni utilizzando quasi tutti i mezzi e i supporti possibili, spaziando dalla fotografia alla tecnologia, dalla musica alla multimedialità. In “Out of Focus” il pubblico potrà ammirare le 33 fotografie in bianco e nero di grandi dimensioni, la maggior parte associate a tre più piccole e a colori. Qui l’artista ha lavorato principalmente sulla mancanza di nitidezza, non solo dei contorni ma dell’intera immagine. Se inizialmente l’immagine appare astratta, più la si guarda più si colgono quei dettagli che l’avvicinano al reale. Un aspetto questo che contrasta con la nitidezza delle immagini a colori in formato più piccolo che accompagnano e definiscono le grandi fotografie. Mimran pare utilizzare lo strumento fotografico al contrario per come è stato progettato. Per l’artista il modo migliore per catturare un soggetto, vivente o inanimato, non è infatti quello di rappresentarlo il più fedelmente possibile ma di allontanarsene fino all’astrazione. «Ci troviamo nella dimensione dell’inconscio, in un perpetuo fluire iconografico di figure indefinibili, che sfidano l’occhio del pubblico a rintracciare la geometria originaria» spiega Denis Curti, sottolineando come il fotografo lasci spazio all’ambiguità per abbracciare una dimensione fiabesca.

Open call per giovani fotografi

In occasione delle due mostre la Fondazione Le Stanze della Fotografia, insieme al sostegno dalla Fondazione di Venezia, ha deciso di lanciare una open call rivolta a fotografi dai 18 ai 30 anni che potranno esporre i loro scatti nell’atrio dello spazio espositivo nell’isola di San Giorgio. La partecipazione all’iniziativa è gratuita e prevede l’invio – entro il 29 febbraio – di tre fotografie che formino un racconto ispirato alla frase di Helmut Newton: “Il mio lavoro come fotografo è quello di sedurre, divertire e intrattenere”. Scopo del concorso è quello di riconoscere il talento di fotografe e fotografi emergenti incoraggiandoli nel proprio percorso professionale. La giuria che selezionerà gli scatti più rappresentativi è costituita da Matthias Harder e Denis Curti, insieme a Francesca Malgara, direttrice artistica di Mia Photo Fair, e al celebre fotografo Maurizio Galimberti. Per info: www.lestanzedellafotografia.it.

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