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Traumi all’occhio: ecco quando serve lo specialista

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di Mauro Poggi, Oculista dell’Ospedale dell’Angelo e della terraferma veneziana

La definizione “traumi oculari” include un’ampia varietà di situazioni: ci sono quelli più lievi, che possono determinare dolore agli occhi e alle palpebre, gonfiore, lacrimazione o fastidi, e quelli più forti provocati, ad esempio, da una pallonata, da un pugno, un oggetto appuntito nell’occhio, o subiti durante un incidente automobilistico. Traumi, quindi, che possono compromettere la funzionalità visiva in modo più importante.

Proprio le pallonate, quando si gioca a calcio, sono tra le cause dirette più frequenti di questi traumi che, però, possono essere causati anche da aggressioni, più gravi se spuntano bottiglie di vetro, o anche, soprattutto per gli anziani, da cadute accidentali o a seguito di patologie. Altri traumi oculari che si registrano abbastanza di frequente sono causati dal contatto con rami o foglie d’albero o da frammenti metallici o utensili di vario genere utilizzati in ambito domestico.

Foto di Keith Johnston da Pixabay
Quando è bene fare un esame per un trauma all’occhio? Sempre!

Qualsiasi trauma dell’occhio, o di strutture ad esso adiacenti, richiede quindi un meticoloso esame per determinare l’entità delle lesioni. Quelle congiuntivali e corneali da corpi estranei superficiali sono le lesioni oculari più comuni, ma si verificano anche ben più gravi lesioni da corpi estranei intraoculari, i cosiddetti corpi estranei penetranti. Generalmente il rischio di corpo estraneo penetrante è tanto maggiore tanto più piccolo e veloce è il corpo che colpisce l’occhio: l’esempio più classico è una scheggia di metallo o di vetro.

La rottura della congiuntiva se piccola guarisce da sola, se più grande richiede invece un intervento chirurgico. Molto frequenti sono anche le lesioni dell’epitelio corneale, che ha però una grande capacità di rinnovamento: la lesione, infatti, può guarire entro 24 ore senza bisogno di cura, mantenendo l’occhio adeguatamente idratato ed eventualmente, per prevenire un’infezione, trattandolo con un collirio antibiotico.

Immagine di pikisuperstar su Freepik
La pericolosità dei traumi oculari

Quanto sono pericolosi questi traumi? La pericolosità è associata soprattutto ai corpi estranei penetranti, ai traumi che abbiano comportato la lacerazione dei tessuti oculari o degli annessi – le palpebre, la muscolatura oculare estrinseca, le vie lacrimali – oppure la frattura delle ossa orbitarie, talvolta con incarceramento dei muscoli oculari che può limitare la funzionalità dell’occhio causando visione sdoppiata. Anche traumi contusivi che non abbiano lacerato i tessuti possono essere gravi: per esempio quando hanno creato lesioni alla retina, che può subire danni fino al suo distacco, oppure emorragie intraoculari.

Gli occhi sono tra gli organi più sensibili e delicati: in caso di trauma, allora, una visita specialistica deve essere sempre eseguita ed essere tanto più tempestiva quanto più importante è stato il trauma, in particolare se è accompagnato anche da un calo della vista. In attesa di vedere l’oculista, però, può essere indicato un delicato bendaggio dell’occhio dopo aver instillato un collirio, un gel o un unguento antibiotico per evitare sovrainfezioni dell’area lesa. Se c’è il dubbio, invece, di una lacerazione oculare o di un corpo estraneo penetrante (e non superficiale) è meglio non mettere nulla, soprattutto pomate: in questo caso è assolutamente necessario non comprimere l’occhio e recarsi con urgenza al pronto soccorso.

Cura degli occhi: anche la prevenzione è importante

Anche la prevenzione è fondamentale: la prima buona regola è svolgere qualsiasi attività con la maggiore attenzione e prudenza possibile, proteggendo sempre bene gli occhi. Se, ad esempio, si usano oggetti taglienti, acuminati o che possono liberare schegge meglio munirsi di apposita mascherina di protezione di occhiali protettivi a norma di legge.

Se, invece, si hanno problemi di deambulazione o di equilibrio gravi occorre evitare spostamenti imprudenti o, comunque, chiedere sempre aiuto a qualcuno. Controllare anche che i bambini – più incuranti dei pericoli – non entrino in contatto con oggetti muniti di molle, che potrebbero facilmente colpire gli occhi, o con giocattoli appuntiti, soprattutto se non adatti alla loro età.

Particolare cautela, infine, nella pratica sportiva in cui sono previste azioni di contatto con altri giocatori – ad esempio pugilato o karate – oppure con oggetti (palloni da calcio, basket o volley, palline da tennis, ecc.). I traumi oculari sono, purtroppo, un’importante causa di perdita della vista da un occhio e, quindi, di menomazione anche grave, in particolare per i giovani. Meglio, quindi, stare attenti: la prevenzione è fondamentale.

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