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Un concerto al Malibran per i 15 anni della Fondazione Trevisanato

Domani, sabato 2, i giovani pianisti Lorenzo e Gabriele Bagnati suoneranno per celebrare i 55 progetti realizzati dalla Fondazione

Tante sono le mani che si sono adoperate per aiutare la Fondazione Elena Trevisanato onlus in quindici anni di attività a favore del prossimo. Mani che simbolicamente saranno rappresentate nella serata di domani, sabato 2, alle ore 18, al Teatro Malibran a Venezia dai giovani e talentuosi musicisti Lorenzo e Gabriele Bagnati, fratelli con la stessa passione per la musica che suoneranno il pianoforte a quattro mani nello spettacolo intitolato “Una storia, tante mani”.

Nel nome di Elena

Il concerto, dedicato ai quindici anni della Fondazione veneziana, sarà introdotto da un breve racconto cronologico, attraverso 200 foto, di quello che in questi anni la Fondazione è riuscita a realizzare in Italia e in Africa, in particolare nel territorio della Somali Region etiope, con il desiderio di migliorare le condizioni di vita delle persone. Una storia, quella della Fondazione, che è iniziata da una fine: quella di Elena, ragazza tragicamente scomparsa nel 2006, a soli 19 anni, dopo esser caduta da cavallo, a cui la Onlus è dedicata. Negli anni nel ricordo di Elena, che già in tenera età sentiva l’urgenza di un doveroso impegno per i paesi del sud del mondo e cercava sempre di aiutare chi era in difficoltà, la Fondazione ha migliorato le vite di molti realizzando scuole, pozzi, progetti sanitari, attività di integrazione, formazione e molto altro.

Concerto a quattro mani

Nella serata a rappresentare la storia della fondazione e le mani di tutti quelli, in particolare giovani, che hanno collaborato in questi quindici anni saranno proprio quelle dei due pianisti che suoneranno a quattro mani per oltre un’ora brani quali “Leggende, op, 59” di Dvořák, “Fantasia in fa minore” di Schubert, “Ma mère l’Oye” di Ravel e “Dolly Suite, op. 56” di Fauré. Tutte musiche che a loro volta raccontano delle storie, le ultime due in particolare legate a fiabe e leggende realizzate come doni per i bambini. Lorenzo e Gabriele, di 24 e 21 anni, sono già delle celebrità nel panorama della musica internazionale e sui social, con oltre 2.5 milioni di follower a testa su TikTok. Nati a Milano da una famiglia di musicisti, ma cresciuti a Venezia, a soli 7 anni vengono ammessi al Conservatorio di Musica Benedetto Marcello”. Lorenzo debutta a Venezia come solista proprio al Malibran nel 2012 e da allora non si è più fermato, arrivando a suonare alla Carnegie Hall di New York e proseguendo con un master all’Accademia Gnesin di Mosca, dove è diventato famoso. Diplomatosi in pianoforte nel 2021, anche Gabriele, ha già vinto numerosi premi, tra cui il Concorso Nazionale Premio Venezia al Teatro La Fenice. «Suoneremo quattro pezzi a quattro mani per rappresentare i principali ambiti della Fondazione: acqua, istruzione, salute e integrazione. Il nostro vuole essere un dono, rivolto in particolare ai più giovani, che spera di ispirare il pubblico» spiegano i musicisti. «Siamo contenti che la serata sia interpretata da due giovani artisti promettenti e generosi che offriranno la serata a titolo gratuito. – spiegano Paolo Trevisanato, fratello di Elena, e la moglie Elisa Andreoli – Conoscono bene la Fondazione perché sono amici dei nostri figli. Le loro mani si aggiungono a quelle di altri ragazzi che nel tempo hanno dato un contributo fondamentale alle attività della nostra Onlus – e continua Andreoli – Penso sia giusto dare evidenza all’impegno di ragazzi così giovani in una società in cui questi vengono sempre criticati, mentre invece ci sono tanti esempi di impegno e serietà come questo a cui va data voce».

I tanti progetti

I 15 anni di impegno della Fondazione si traducono in 55 progetti conclusi, su un totale di 58 avviati in sei campi, di cui hanno beneficiato circa 360 mila persone in 17 zone d’intervento tra l’Italia e l’Etiopia. Alla base di tutto c’è l’impegno nel garantire l’acqua con la realizzazione di pozzi e sistemi idrici. Ampio anche l’intervento in ambito sanitario, in particolare nella realizzazione del reparto maternità e del presidio medico di Darwanaji. Non manca poi il sostegno all’istruzione, attraverso la realizzazione e ristrutturazione di scuole, attuando supporti didattici, corsi di formazione e borse di studio, e al lavoro, con progetti sulla coltivazione di orti e allevamento di bovini da latte. Inoltre, forte è l’impegno nell’aiuto all’emancipazione femminile con progetti legati all’imprenditoria e supporto alla maternità, con attenzione poi all’integrazione con sostegno a distanza e accoglienza dei rifugiati. Ma forte è anche l’impegno a Venezia con l’intervento, ad esempio, attuato nel reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Civile durante l’emergenza Covid o la recente apertura della Casa di Paola, un appartamento a Castello ora abitato da due studentesse universitarie afgane arrivate in Italia grazie ai corridoi umanitari. «Abbiamo fatto davvero tanta strada in questi anni e tanta ne dobbiamo ancora fare» dicono i referenti della Fondazione. La donazione minima richiesta per partecipare al concerto a favore dei progetti della Onlus è di 25 euro per gli adulti e di 15 per i ragazzi fino ai 26 anni. È possibile prenotare i biglietti al seguente link, oppure telefonando al numero 349 0094670 (Liliana) o scrivendo a: info@fondazione-elena.org. Inoltre, sarà possibile acquistare i biglietti a teatro poco prima dell’inizio dello spettacolo.

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