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Un piano per salvare la pesca con il Flag veneziano

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Il nuovo Flag Veneziano presenta alla Regione un progetto per usare 3 milioni di fondi europei

Nasce dai territori un rinnovato gruppo di azione locale (GAL) per la pesca e l’acquacultura, il Flag veneziano. L’organizzazione ha presentato un piano di azione locale per la programmazione europea Feampa (Fondo europeo affari marittimi pesca e acquacoltura) per il periodo 2021/27, il documento sarà trasmesso alla Regione in attesa di approvazione. L’opportunità è l’utilizzo di oltre tre milioni di euro accessibili per affrontare il tema delle specie aliene come il famigerato granchio blu e tutelare ambiente e biodiversità, in connessione con l’economia turistica veneziana.

Lo scopo del gruppo, composto da soggetti pubblici e privati, è indirizzare la pianificazione dei fondi europei a tutela del territorio e per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la sostenibilità ambientale e l’incentivo alla transizione energetica. Inoltre una della sfide maggiori è l’innovazione nella trasformazione dei prodotti ittici, puntando a entrare in nuovi mercati, diversificando le iniziative delle imprese del settore, attivando sinergie con il turismo regionale, per ampliare la propria offerta in chiave esperienziale oltre che produttiva.

Vista della laguna, foto di Helav98 da Wikimedia
Il Flag veneziano: da chi è costituito

Il GAL, nato lo scorso 25 settembre, sarà attivo fino al 2029, ovvero il termine dell’attuazione del Piano, è composto dalla capofila Vegal (Agenzia di sviluppo del Veneto Orientale) e dai Comuni di Caorle, Cavallino-Treporti, Eraclea, Jesolo, San Michele al Tagliamento, Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Legacoop Veneto, Confcooperative e Agci (Associazione generale Cooperative Italiane), e Ama (Associazione Mediterranea Acquacoltura), Coldiretti Venezia, Cia Veneto, Civ (Consorzio Ittico veneziano), le Organizzazioni di produttori Bivalvia Veneto e I Fasolari, oltre ai recenti ingressi del Comune e della Città Metropolitana di Venezia.

«La composizione garantisce tanto la rappresentanza quanto l’equilibrio fra pubblico e privato – precisa Filippo Tonero, Presidente Vegal – la volontà era avere un peso specifico maggiore dei singoli partecipanti e fare squadra, il risultato è stato subito la produzione del nuovo Piano di azione locale. La collaborazione fra soggetti diversi garantirà un miglioramento della gestione del settore, sia per assicurare la salute di mare e laguna che la valorizzazione dal punto di vista economico e turistico della pesca. Il precedente piano Feamp 2014/2020 ha visto alcuni dei partner, protagonisti in un precedente Flag, come virtuosi per capacità di spesa, con l’ottenimento di oltre il 90% dei fondi a disposizione e il raggiungimento dei risultati annunciati».

Cozze di Jesolo, foto di Marika Bortolami da Flickr
Il piano di azione locale FARI

Il piano di azione locale redatto dal Flag veneziano è stato nominato “FARI”, acronimo di “Filiere, Ambiente, Resilienza e Imprese”, per indicare non solo l’ambito d’intervento ma anche la filosofia e la logica sistemica della pianificazione proposta, che punta a focalizzarsi su criticità, strumenti e soluzioni da poter impiegare attraverso i finanziamenti europei, dando contemporaneamente un’indicazione di sviluppo per le imprese in un periodo complesso, per fornire un valido supporto al rilancio del comparto ittico veneziano, rimettendolo al centro dell’economia del territorio, dopo anni di profonda contrazione.

I contenuti del documento sono stati presentati a Portogruaro il 9 ottobre 2023, presso la sede Vegal, dove non sono state esposte solo le criticità della situazione e le domande a cui l’itticoltura attende risposte, ma anche i punti di forza che il settore veneto ha e come può aumentare la propria incisività di azione. Un momento di condivisione che ha dato la possibilità di individuare delle priorità a cui si cercherà di rispondere partecipando a bandi per l’accesso a fondi europei, in modo da poter investire direttamente sul e per il territorio.

Andrea Gottardo, il Presidente del Flag veneziano
Obiettivi e strategia del Flag veneziano

«La sfida è quella di dimostrarsi resilienti ai profondi cambiamenti che ci aspettano nei prossimi anni – spiega il Presidente Antonio Gottardo, già al vertice del precedente Flag e responsabile di settore in Legacoop Veneto – per questo vogliamo puntare su una filiera sostenibile ma competitiva, innovando con la tecnologia ma anche intrecciando relazioni con settori come il turismo e aprendoci a nuovi mercati, proponendo in modo nuovi i nostri prodotti garantendo una tracciatura del prodotto».

«L’obiettivo di crescita va di pari passo con la riduzione dell’impatto sull’ambiente, migliorando anche la gestione dei rifiuti in mare e preservando le specie locali a rischio con catture mirate, superando anche la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili – conclude Gottardo – la strategia non sarà solo difensiva ma anche propositiva, per portare nuove soluzioni e opportunità a problematiche come quella del granchio blu. Tutto questo nella cornice delle strategie UE, valorizzando anche i luoghi e non solo le produzioni».

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