Sostenibilità e divertimento sono mondi separati? Magari alcuni possono pensarlo ma non è il caso di VBRA che li unisce attraverso l’arte. VBRA una nuova realtà nata ad Aprile 2024 da Francesca De Paoli e da suo fratello Paolo Marco De Paoli. «VBRA nasce da una necessità di fornire intrattenimento ai giovani – spiega Francesca – garantendo una crescita artistica e culturale che tanto caratterizza la città di Venezia. Il progetto di VBRA verte infatti nel connubio fra arte e divertimento, dove giovani creativi emergenti, operatici nel mondo dell’arte, della moda e del cinema, possono godere di un palcoscenico per mostrare le loro opere». Il nome VBRA richiama, tramite un gioco di suono, la parola Vibra. L’intento infatti è di far “vibrare” Venezia tramite feste a tema artistico.
Il primo evento organizzato da VBRA in data 6 settembre è stato una festa collaterale ad una mostra in campo della Bragora, realizzata da una associazione denominata “Fugu”, un evento ugualmente destinato ai giovani artisti emergenti. L’evento si è svolto in due momenti, una visita guidata all’interno della mostra e un dj set all’aperto.
«L’iniziativa ha riscosso molto successo – raccontano Francesca e Paolo – il dj set attirava persone che inizialmente volevano solo divertirsi ma, in virtù dell’occasione generata dalla mostra, ha creato un ottimo connubio portando sempre più visitatori all’interno e che ha confermato il nostro proposito: dare visibilità alla mostra senza privarla della sua sacralità artistica».
In data 5 ottobre VBRA si è spinta nell’organizzazione di un evento relativo all’ambito della moda. La sfilata di moda è andata in scena nel giardino del palazzo ”Gradenigo” ma la partenza è avvenuta alla “scuola dei Laneri”, portando la sfilata non solo all’interno della location scelta ma coinvolgendo il palcoscenico suggestivo di Venezia attraverso le sue calli. La sfilata comprendeva capi selezionati da 9 artisti emergenti scelti in collaborazione con il professore universitario Umberto Sannino, con la stylist Chiara Busetto e con Nicole Carrasco, la art direction assistent.
«E’ stato interessante vedere la reazione e come si rapportavano i passanti durante la sfilata tra le calli – confidano i fratelli De Paoli – portando molto rispetto all’evento e interagendo con essa». Gli artisti selezionati erano tutti ragazzi neo laureati provenienti dallo IED e dallo IUAV che hanno avuto la possibilità di mettere in mostra capi e accessori dotati di grande cura e attenzione per i dettagli e la sostenibilità.
«Non volevamo un file rouge che unisse gli artisti – raccontano i fondatori di VBRA – i capi selezionati appartenevano ai più disparati stili, alcuni più estrosi, altri appartenenti all’ambito streetwear e altri ancora con maggiore riguardo verso la sostenibilità». Come aggiunge Francesca: «Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, dai back assistent ai fotografi, passando per il dj, le make-up artist e tutte le modelle e i modelli che hanno sfilato per noi con tutti i capi selezionati, sono stati molto importanti per la realizzazione dell’evento».
Tra gli abiti selezionati c’erano realizzazioni dello stilista Lorenzo Attanasio che ha portato una collezione denominata “Arteria” totalmente realizzata con certificazioni direttamente dalla fase di tessitura, Alessandro Pozzolini e Leonardo Fizialetti che hanno realizzato capi provenienti per il 70% da materiale di recupero, Greta Masserini con una collezione denominata “Pure Denim” concepita ridisegnando il sistema produttivo del denim ispirandosi ai principi dell’economia circolare, Emi che ha utilizzato materiali biodegradabili combinando biopolimeri naturali estratti dalle alghe con fibre naturali come la lana riciclata.
Francesca non vuole porre un limite a VBRA, l’obiettivo è sempre quello di espandersi e raggiungere il sogno di creare intere settimane a tema al fine di garantire sempre più spazio per giovani e non. A tal scopo i fratelli De Paoli sono sempre alla ricerca di nuove location e collaborazioni con spazi del veneziano oltre alla perenne apertura a nuove candidature di giovani artisti emergenti. Durante l’inverno è previsto un evento riguardante il tema del cinema ma ulteriori dettagli verrano svelati al momento opportuno.
La dualità fra divertimento e arte non è da sottovalutare, soprattutto quando permette di mostrare esempi di sostenibilità, in un momento storico come quello attuale dove l’arte viene, purtroppo e spesso, messa da parte o relegata ad una cerchia ristretta di appassionati e la sostenibilità appare ancora sacrificabile. Ampliare l’orizzonte culturale di molte persone può essere una chiave di volta e un progetto molto interessante per la vita degli studenti veneziani e non solo.
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