Le amministrazioni cittadine a livello sanitario si trovano ad affrontare molte sfide, una su tutte oggi è quella del diabete. Nelle città infatti risiedono 2 persone su 3 affette da questa patologia e secondo una proiezione della Federazione internazionale del Diabete (IDF), che rappresenta le oltre 230 associazioni nazionali di più di 160 Paesi nel mondo, questo dato è destinato a crescere. Il Comune di Venezia, dopo la firma dell’Urban Diabetes Declaration nel 2022, aderisce ufficialmente a “Cities Changing Diabetes”, un programma internazionale per studiare la correlazione fra diebete e obesità in ambiente urbano e promuovere buone pratiche per migliorare la salute dei cittadini.
L’ingresso della città lagunare in questo progetto, partecipato dallo Steno Diabetes Center di Copenaghen, lo University College di Londra (UCL), la rete Globale C40, EAT, GEAH, DALBERG e BLOX-UB e con il supporto pieno dell’azienda farmaceutica Novo Nordisk, segna un ulteriore avanzamento in un percorso che punta a raccogliere dati a livello locale, condividerli ed elaborarli su scala globale per trovare delle soluzioni sovranazionali al fenomeno, attraverso parternariati pubblico-privati per inserire la salute come elemento prioritario nelle agende cittadine.
Partendo dall’evidenza che gli ambienti urbani abbiano un impatto significativo sullo stile di vita delle persone, su tutti quello legato a sedentarietà e alimentazione poco sana, elementi che combinati insieme concorrono alla crescita della diffusione della patologia del diabete di tipo 2, “Cities Changing Diabetes” ha come obiettivo quello di abbassare la curva di crescita di questa malattia, attraverso mirate azioni di prevenzione e questo è possibile solo riducendo la quota di cittadini obesi che risiedono in contesti urbanizzati, che spesso hanno meno accesso a cure e cibo di qualità. Tra gli obiettivi, oltre a quello della salute, c’è la riduzione dei costi sanitari, infatti nel mondo nel 2021 il diabete è costato quasi un miliardo di dollari in cure mediche.
Per ridurre l’incidenza del diabete al 10% la presenza dell’obesità nella popolazione va ridotta del 25% entro il 2045. Per ottenere questo tipo di risultato, a seguito di ricerche per ottenere una comprensione profonda delle motivazioni sociali e culturali che incidono sulla salute, il progetto vede coinvolte più di 40 città che hanno aderito in tutto il mondo, per cui vengono attivati politici, autorità sanitarie, accademici, associazioni e imprese. In Italia il programma è coordinato dall’Health City Institute, in collaborazione con ANCI, la rete C14+ e la Federazione delle Società Scientifiche di Diabetologia (FeSDI).
L’azione del programma si muove attorno a cinque principi fondamentali, raccolti all’interno della dichiarazione dei diabeti urbani, sottoscritta anche dal Comune di Venezia, con l’obiettivo di rafforzare le azioni di prevenzione verso l’obesità e il diabete di tipo 2. La dichiarazione suggella l’impegno di una città a riconoscere il bisogno di potenziare le proprie azioni in contrasto a queste patologie per migliorare il benessere delle persone, riducendo contemporaneamente le diseguaglianze e diminuendo l’impatto sul sistema sanitario.
I principi sono: investire nella promozione della salute e del benessere, individuare fattori sociali e culturali che favoriscono lo sviluppo di queste patologie e compiere un sforzo verso l’equità sanitaria in termini di accesso alle cure, integrare la salute come elemento cardine di tutte le politiche urbane, attivare le comunità locali per garantire soluzioni sanitarie sostenibili negli ambienti in cui le persone vivono tutti i giorni e creare soluzioni di intervento in accordo fra settori e soggetti diversi, incoraggiando la collaborazione fra pubblico e privato.
Annunciata con una conferenza stampa il 14 dicembre a Ca’ Farsetti, l’adesione della città al programma internazionale è stata presentata dalla Presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, e dall’Assessore al Bilancio Michele Zuin, assieme a membri di Health City Institute, FeSDI, ANCI e Roberto Pella, coordinatore Intergruppo parlamentare obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili. Nella Città Metropolitana di Venezia i soggetti che soffrono di diabete, secondo le ultime stime, sono quasi 50.000, di cui 15.000 risiedono in area urbana.
«Si tratta della continuazione di un percorso iniziato con la firma dell’“Urban Diabetes Declaration” – afferma Zuin – con cui Venezia ha intrapreso la strada per diventare città parte del network. Un passo importante per mettere la salute in cima alle priorità e progettare in collaborazione a partner internazionali iniziative per migliorare la condizione dei cittadini con una lotta a diabete e obesità». Damiano ha poi aggiunto: «Come amministrazione siamo da sempre vicini e attenti al tema della salute con campagne di sensibilizzazione e di prevenzione, questa iniziativa sarà uno strumento in più da poter utilizzare come Comune».
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