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Venezia: uno “spazio” per i giovani in preghiera ai Frari

Venezia: uno “spazio” per i giovani in preghiera ai Frari
Un gruppo nato a Venezia su iniziativa di alcuni ragazzi tra i 19 e i 35 anni: preghiera, condivisione e fraternità nella Basilica dei Frari

Si è concluso venerdì scorso l’ultimo incontro del gruppo di preghiera per i giovani nella basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, una realtà nata a novembre grazie all’iniziativa di alcune giovani della parrocchia, tra cui Luisa Piazzalonga, e con il supporto di fra Elio.

«L’idea è nata sull’onda di un’esperienza vissuta a Padova – racconta Luisa – dove io e le mie sorelle frequentavamo gli incontri proposti dai frati francescani. Tornavamo ogni volta con il cuore pieno, e da lì è nato il desiderio di proporre qualcosa di simile nella nostra comunità».

Animati da questo entusiasmo e da un forte desiderio di condivisione, un piccolo gruppo ha dato vita a un percorso pensato per giovani tra i 19 e i 35 anni.

«Più che un gruppo, ci piace chiamarlo “‘uno spazio”», spiega Luisa. «È proprio questo che cercavamo: uno spazio per noi giovani, dove fermarci, pregare, condividere, respirare».

Gli incontri prevedevano un’adorazione eucaristica mensile, animata dai giovani stessi. Ogni mese, uno dei giovani preparava il momento insieme a fra Elio.

Il gruppo è partito in piccolo, con 6-7 partecipanti, tutti ragazzi della parrocchia. Poi, il passaparola ha allargato il cerchio: «Siamo arrivati anche a 13 partecipanti – dice Luisa – ed essendo il primo anno, non possiamo che essere felici. Era da anni che mancava ai Frari una proposta simile per i giovani».

Condividere vita e fede: uno spazio per i giovani

«Abbiamo capito che c’è sete di relazioni vere, di fraternità, e di occasioni per fermarsi», racconta Luisa. «Molti giovani si sentono soli. Nella realtà di Venezia è difficile fare rete»

La proposta ha risposto a un bisogno concreto, più che mai attuale: “Condividere la vita e la fede”. Uno spazio dove poter portare domande, dubbi, ma anche bellezza e ricerca. 

«Sentivamo che mancava un luogo così, e ora che c’è, non vogliamo fermarci», afferma la giovane.

Guardando avanti, il gruppo ha il desiderio di riproporre l’esperienza anche il prossimo anno, sperando di coinvolgere ancora più giovani. «Ci auguriamo che diventi un punto di riferimento», conclude Luisa. «In questa fascia d’età si ha bisogno di confronto e discernimento: è un tempo di scelte, di ricerca, e lo si può vivere meglio se non si è soli».

 

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