La notizia di cronaca che ha sconvolto tutta Italia, il femminicidio di Giulia Cecchettin, ha purtroppo portato nuovamente l’attenzione sui soprusi che le donne subiscono tutti i giorni. Alla vigilia del 25 novembre 2023, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Comune di Venezia, assieme al proprio Centro Antiviolenza, si mobilita per rendere omaggio alle vittime e continuare a fare prevenzione per contrastare questo atroce fenomeno.
«Non è facile parlare di lotta alla violenza sulle donne dopo una tragedia così grande che ha turbato le coscienze di tutti – ha dichiarato la Presidente del Consiglio Comunale Ermelinda Damiano – appare evidente che ci sia bisogno di cominciare con una prevenzione capillare in ogni livello della società, perché tutti possono fare la loro parte per far sì che nel nostro Paese avvenga una svolta culturale per superare questi fenomeni».
Mentre continuano gli appuntamenti previsti dal programma del “Novembre donna” nelle varie Municipalità del Comune, l’ultimo appuntamento svolto il giorno 22 ha ospitato una tavola rotonda aperta alla cittadinanza e con la presenza degli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti Parini e Berna. Organizzato da parte della Commissione delle Elette della Municipalità di Mestre Carpenedo e di Raffaella Antolini di Auto 4R, in collaborazione con il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia e la Presidenza del Consiglio comunale, l’incontro è stato ospitato presso la concessionaria di Mestre.
Intervenuta all’appuntamento la Presidente Damiano ha ricordato: «Il Comune con il nostro Centro Antiviolenza, offre alle vittime aiuto e rifugio, ma oltre all’assistenza continuiamo con l’impegno su educazione e prevenzione. Il Centro da anni svolge attività all’interno delle scuole per incontrare i giovani e affrontare questo fenomeno che minaccia senza distinzione donne che possono essere anche molto vicine a tutti noi. Educare sul tema può essere un valido strumento per arrivare a dare un aiuto a chi è vittima di violenza e non trova il modo di uscirne, in questi casi la scelta di non girarsi dall’altra parte e sapere come poter intervenire può essere fondamentale».
Sul tema del coinvolgimento delle scuole il 23 novembre è stata inaugurata nel cortile del liceo Stefanini di Mestre una panchina rossa come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, grazie al supporto della Città Metropolitana di Venezia. L’iniziativa di depositare una panchina all’ingresso dell’istituto fa parte della sensibilizzazione sostenuta dal progetto “Insieme contro la violenza” che coinvolge le classi 5AE e 5CE, per sensibilizzare i propri coetanei sul tema dei maltrattamenti contro le donne.
La cerimonia si è aperta con un minuto di “rumore” di applausi in memoria e ricordo di Giulia Cecchettin. «Questa tragedia ci richiede una riflessione per diffondere un senso di responsabilità collettiva – ha dichiarato la Presidente Damiano intervenuta alla cerimonia – nessuno si deve sentire escluso da questa lotta, tutti possiamo fare qualcosa per evitare altre tragedie come questa, se famiglie, scuole, istituzioni e cittadini collaborano in questo senso si può creare una rete di solidarietà». Come hanno tenuto a precisare gli studenti: «L’amore vero non ferisce e non uccide, la nostra panchina è dedicata a tutte le donne che hanno sofferto per il finto amore di un uomo».
Sabato 25 e domenica 26 novembre anche lo sport cittadino si mobiliterà per dare un messaggio forte contro la violenza, lanciando la campagna “Rispetto nello sport e nella vita. Stop violenza contro le donne“. Le associazioni sportive veneziane per tutto il fine settimana mostreranno nei propri impianti e durante le manifestazioni un cartello per comunicare l’iniziativa dove, oltre a veicolare il messaggio di solidarietà, sono ben visibili i contatti del Centro Antiviolenza del Comune per sensibilizzare atleti, famiglie e sostenitori.
«Chiediamo a tutti gli atleti, sia grandi che piccoli, di scendere in campo con un cartello che includa questo messaggio – spiega il vicesindaco e assessore allo Sport, Andrea Tomaello – l’invito è anche quello di postare le foto nei social network per massimizzare la diffusione e l’impatto di questa iniziativa. E’ stato bello vedere la grande risposta delle associazioni sportive in termini di adesione all’iniziativa, lo sport è una scuola di vita che trasmette insegnamenti che ci si porta appresso anche nel quotidiano e quindi può essere un ottimo terreno per la lotta contro la violenza di genere, rafforzando i valori di rispetto e solidarietà».
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