Logo Ve-Nice

In “Bella figura” Reza pennella gli intrecci psicologici degli amanti

La lettura del mese di ottobre consigliata da Giovanni Pelizzato, libraio della storica La Toletta di Venezia
Yasmina Reza, Bella figura, Adelphi (Piccola Biblioteca) 2019, 10 Euro
Direttamente dal nuovo gruppo di lettura della Toletta – opportunamente battezzato ‘na tola de libri – un piccolo libro di Yasmina Reza, scrittrice e drammaturga francese di origine iraniana, che mi ha davvero colpito. Premetto che non è mia abitudine leggere il teatro (per quanto Bella figura non sia tecnicamente un libro di teatro, mancando di indicazioni per la messa in scena, e quindi sia semplicemente un dialogo tra i personaggi) e, dell’autrice, avevo affrontato di recente Serge, a tutti gli effetti un romanzo. Ma è proprio questo il bello dei gruppi di lettura: scoprire libri e autori nuovi, che di certo non si sarebbero scelti autonomamente, guidati dai propri gusti e dalle proprie inclinazioni.
A proposito della Reza drammaturga, credo molti abbiano apprezzato Carnage, il film di Roman Polanski che, con maestria unica, descrive l’incontro riparatorio (che si trasforma in scontro inesorabile) tra due coppie di genitori i cui figli preadolescenti si sono azzuffati: si tratta della trasposizione cinematografica di Il dio del massacro, autentico capolavoro dell’autrice. Ecco, in Bella figura le geometrie si ampliano, passando a cinque protagonisti e la scena, da una stanza, si allarga a un ristorante e al parcheggio esterno.
In scena gli intrecci psicologici tra una coppia di amanti
Sembra perfino prodigioso riuscire a descrivere, in un centinaio di pagine, gli intrecci psicologici tra una coppia di amanti, lì quasi per caso, e una coppia “ufficiale” (marito e moglie) al ristorante per festeggiare il compleanno della suocera (di lei). Eppure il dialogo serrato, pur nell’assenza di riferimenti per l’appunto “scenici”, ci restituisce una storia compiuta e ci lascia con la sensazione di aver sotto gli occhi un diamante di rara purezza.
Di più non aggiungo. Consiglio, anzi, a chi decidesse di leggerlo, di non “contestualizzarlo” in alcun modo cercando riferimenti sull’autrice o sul libro stesso: godiamocelo così, senza altra descrizione se non quella che Reza mette nella prima pagina, in una manciata di righe: i nomi dei protagonisti e la loro età (tutti sulla quarantina, la suocera circa settantenne).
Autore:

Iscriviti a VE-NICE e non perderti nessun aggiornamento, ti invieremo 1 volta a settimana i nuovi articoli!