È nata nel cuore di Mestre in Galleria Medaglie d’Oro 3-4 “L’Oasi di Winofsk”, nuova galleria dedicata all’arte contemporanea ma anche spazio per la cultura e boutique. Il nuovo spazio ha inaugurato sabato 25 con due esposizioni personali dei maestri Pier Domenico Magri e Carlo Mihalich, ma anche una collettiva con tanti altri talenti e nuove promesse dell’arte contemporanea, visitabili fino al 22 febbraio. Il progetto è a cura della gallerista e international art cultural manager Elena Petras Duleba, fondatrice nel 2016 della D’E.M. International Venice Art Gallery, che da Mestre ha ampliato la sua attività nel centro storico di Venezia all’interno dello spazio Charming Santa Fosca, organizzando 440 eventi internazionali tra mostre personali e collettive, concorsi e bandi d’arte, incontri culturali, ospitati anche in musei e spazi espositivi in altre città del Veneto. “L’Oasi di Winofsk” si propone non solo come luogo di esposizioni d’arte, ma anche come casa d’asta, spazio tv e talk show, punto di riferimento per eventi culturali, presentazioni di libri e corsi. All’interno c’è anche un angolo boutique, dove si possono acquistare prodotti e accessori di alto artigianato, come borse, gioielli e profumi. Lo spazio, interamente restaurato e riqualificato dall’imprenditrice, era stato costruito negli anni ’60 su una parte del sito dove si trovava il Teatro Balbi, edificato nel 1777 dalla famiglia Balbi e progettato e realizzato dell’architetto veneziano Bernardino Maccaruzzi, allievo di Giorgio Massari. All’epoca per comodità degli spettatori era stato approntato un porticato che portava dall’entrata del teatro fino all’imbarcadero di Piazza Barche, quest’ultimo rappresentato nel dipinto del 1767 “Alle Barche” del Canaletto. Il teatro proseguì il suo impegno fino al 1811, anno della chiusura definitiva. Ristrutturato e riallestito, ora lo spazio è tornato ad ospitare arte e cultura.
In occasione dell’inaugurazione, con il patrocinio del palinsesto “Le Città in festa” del Comune, lo spazio ha aperto al pubblico con un’esposizione che vede esposte opere in particolare del maestro Pier Domenico Magri nella mostra “La luce dell’infinito. Viaggio nel neo spazialismo cosmico”, insieme alle artiste, selezionate da Milena Crupi, Serena Ciotta “SeRiLù” e Francesca Costa. Definito il signore della luce, Magri ha iniziato a dipingere negli anni ‘60. Ha conosciuto Carlo Carrà e ha seguito i suggerimenti di Roberto Crippa, arrivando a prendere parte nel 2015 alla 56° Biennale di Venezia. In mostra sono esposti un nucleo di capolavori del suo Spazialismo cosmico. “La Luce dell’infinto” è anche il filo rosso che lega i quadri di Serena Ciotta “SeRiLù” e Francesca Costa. Serena Ciotta nelle sue opere pone attenzione al corpo umano e, in particolare, alla figura femminile che diventa il centro del suo universo. Da essere filiforme la donna si traspone in pianeta che fluttua in una galassia onirica da cui scaturiscono narrazioni visive, allegorie e simbologie. Francesca Costa è invece architetto che da molti anni si dedica alla pittoscultura che realizza con materiali di riciclo ormai ritenuti inutilizzabili. Le sue opere parlano allegoricamente dell’omologazione e l’indifferenza del mondo contemporaneo per dare voce a chi non ne ha.
In galleria è esposta anche la mostra antologica del pittore fiumano di origine veneziana Carlo Mihalichdal titolo “Le corde del cuore, sentimento, amore e arte del Maestro Carlo Mihalich”, a cura di Elena Petras Duleba. Esposti per la prima volta una serie di acquerelli di personalissime vedute e scorci veneziani, in lavori pieni di grazia interiore. Un linguaggio intenso, quello di Carlo Mihalich, che con abilità tecnica coniuga forma e colore. I suoi paesaggi si presentano inondati di trasparenza luce, con la straordinaria capacità di entrare in sintonia con la natura, i suoi silenzi, ritmi e pause, in opere in cui si avverte il respiro lento e maestoso della laguna di Venezia.
In mostra anche le opere del maestro internazionale Alexander Kanevsky, a cui viene reso omaggio, e dei maestri Eugenio Bertin, Milena Crupi, Roberto Fontana, Nicola Furlan, Renzo Gianella, Aklima Mardenova, Nenè Möllaj, Sandro Pavan e Anna Urbani De Gheltof. Non mancano esposte opere di artisti di talento quali Rossano Artioli, Angelo De Francisco, Matteo Curcio, DSU, Paolo Federico, Nicola Gozzi, Graziano Marzari, Marco Marzari – Kerigma, Gianfranco Meggiato, Andrei Nistor, Diana Lemnaru, Regina Mausolf, Renek, Tatiana Stratila, Martina Tittonel e Zhenyu Wang. La missione dell’Oasi di Winofsk è quella di diventare un luogo di interazione continua tra il patrimonio storico e le tendenze più innovative del panorama artistico: «Attraverso questa nuova galleria l’arte contemporanea si integra nel tessuto urbano di Mestre incoraggiando la creatività e il confronto. – spiega Elena Petras Duleba – L’iniziativa è volta a valorizzare il territorio e renderlo più attrattivo, sia per i residenti che per i turisti, stimolando l’economia locale. – e conclude – L’Oasi di Winofsk vuole essere un punto di riferimento per la comunità e un luogo dove l’arte diventa uno strumento di trasformazione». Lo spazio è aperto dal martedì al sabato con orario 10 -19, la domenica invece è su appuntamento.
C.I.D. s.r.l. Società a Socio Unico – Casa editrice del settimanale Gente Veneta – CF e PI 02341300271 – REA: VE – 211669 – Capitale Sociale 31.000 euro i.v. – Dorsoduro,1 – 30123 Venezia
Iscriviti a VE-NICE e non perderti nessun aggiornamento, ti invieremo 1 volta a settimana i nuovi articoli!