Una nuova casa per accogliere i bambini di tutte le nazionalità. È questo l’obiettivo che l’associazione volontari del fanciullo si pone per il 2024.
L’Associazione ha già una presenza consolidata nel territorio con quattro realtà chiamate “Casa Nazareth”. La speranza per il nuovo anno è di riuscire ad aprirne una quinta a Marghera, dove l’organizzazione è già presente in via Beccaria con “Casa Amicizia”.
Attualmente la realtà sta assistendo circa 60 bambini. «Ci sono italiani ma la maggior parte provengono da diverse etnie, descrive il presidente del centro Gerardo Perinello. «Ci sono africani, nigeriani, del bangladesh, tante nazionalità con diversi credi religiosi. Non nascondiamo la nostra matrice cattolica ma per noi è fondamentale accettare qualunque bambino».
Per mantenere le attività dei centri sono presenti 90 volontari; la loro presenza risulta fondamentale per dedicare la giusta attenzione ad ogni bambino. «I giovani che sono stati da piccoli a Casa Nazareth tornano per fare i volontari», racconta il presidente; «Questo è un risultato molto apprezzabile. Rappresenta che in parte stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato in passato».
Al momento le richieste che riceve la struttura provengono dalle scuole o dai servizi sociali. «C’è una forte richiesta per avere assistenza ai bambini», afferma Gerardo Perinello.
Tuttavia le difficoltà economiche non sono poche in quanto l’associazione vive solo grazie alle donazioni ed al 5X1000.
Pertanto, per aprire una nuova casa non si può contare solo sulle donazioni ma serve il sostegno del Comune, che sarà fondamentale.
«Il nostro lavoro si basa sulla presenza costante dell’educatore ma anche dei volontari che ogni giorno vengono a fare servizio», aggiunge il presidente. «È uno spazio ricreativo ma soprattutto uno spazio di amore dove il bambino si sente realizzato e apprezzato in tutto il suo essere».
I bambini ospitati nelle Case hanno un’età compresa tra i 4 e i 13 anni e hanno la possibilità di frequentare più giorni a settimana, in base alle loro esigenze, con un orario che va dalle 15 alle 20.
Un elemento fondamentale è la relazione con i volontari, i quali si dedicano a un massimo di tre bambini ciascuno, al fine di instaurare un legame significativo con ciascun bambino.
«Abbiamo tre fasce di volontari: giovani fino ai 30 anni, persone dai 30 ai 50 anni e over 50», racconta il presidente.
Ogni anno viene fatta la formazione, prima di entrare in contatto con i bambini bisogna frequentare il corso per un anno una sera a settimana. «Non si può improvvisare nell’approccio con i bambini», aggiunge Gerardo Perinello. «Quest’anno abbiamo 18 persone che stanno facendo questo cammino».
I corsi iniziano ad ottobre e vengono divulgati tramite i canali social dell’associazione.
«Vorremmo dare maggiore visibilità oltre alle zone dove siamo già conosciuti, puntando maggiormente sul comune di venezia», spiega il presidente.
«Una delle definizioni più belle che hanno dato alle strutture è stata: “Se volete vedere il mondo andate a Casa Nazareth”», racconta Gerardo Perinello. «È bello vedere così tante etnie diverse che collaborano assieme. Danno speranza per il futuro».
Questi gruppi di nuove generazioni convivono e si aiutano a vicenda, «il più grande si prende cura del più piccolo», afferma il presidente.
Accoglienza, gioco, studio, sono alcune delle attività che i bambini fanno durante i pomeriggi.
Un momento fondamentale è la merenda dove tutti i bambini vengono riuniti per far comprendere loro il significato di mangiare insieme e condividere. Questo sottolinea l’importanza di offrire spunti ai bambini affinché comprendano le loro azioni e possano scambiare opinioni tra di loro.
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