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In mostra l’omaggio degli artigiani agli artisti De Grandis e Marabini

Allestita in Sala San Leonardo l’esposizione che vede in dialogo le opere dei due artisti 900eschi con le creazioni artigiane

La forza dell’arte è quella di parlare ad ogni epoca, creando connessioni ed ispirazioni. Proprio questo hanno fatto le opere degli artisti, veneziani d’adozione, Luigina De Grandis (leggi qui) e Mario Marabini (leggi qui), di cui quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita, le cui opere sono presenti in Sala San Leonardo a Venezia nella mostra dal titolo “Forme d’eccellenza, dagli artisti del passato agli artigiani del futuro”. L’esposizione è organizzata dall’Archivio De Grandis Marabini (leggi qui) di cui è direttrice Chiara Marabini, figlia dei due artisti, in collaborazione con il Comune di Venezia e Confartigianato San Lio, e che gode del patrocinio della Regione del Veneto. La mostra, allestita come un dialogo materico-artistico da Fabrizio Berger per Tostapane Studio, vede accostate insieme opere pittoriche e scultoree di De Grandis e Marabini con altrettante creazioni dei maestri artigiani veneziani, che hanno creato dei manufatti ispirandosi proprio alle opere degli artisti. Sono 14 in totale le opere esposte dei due artisti tra quadri, sculture, bronzi ed opere in vetro, e altrettante quelle realizzate dagli artigiani. L’esposizione si apre con “Un amore senza tempo”: una serigrafia grafica a sette colori di Gianpaolo Fallani, che per realizzarla si è ispirato alle opere “Foglie” di De Grandis e “Idillio” di Marabini, unica realizzazione artigiana che si ispira ad entrambi gli artisti, pensata per omaggiare la loro arte e il loro amore. «Mi piaceva l’idea del passaggio generazionale e dell’appartenenza familiare, in una sorta di racconto che in qualche modo si ripete e si rinnova» ha detto Fallani, ricordando che suo padre Fiorenzo anni fa aveva realizzato delle serigrafie per Luigina De Grandis e ora felice di lavorare con la figlia Chiara a questo progetto e omaggiare così i rispettivi genitori.

L’omaggio a De Grandis

Per quanto riguarda nello specifico le opere di Luigina De Grandis, in centro sala spicca l’opera “Elemento policromo in vetro” che l’artista ha presentato alla 35^ Biennale d’Arte. Questa è stata interpretata dal maestro vetraio Alex Signoretti, che ha realizzato un ritratto in vetro soffiato dal titolo “Humana”. Dal collage “Profilo di Uomo Oro”, l’artigiana Laura Cimarosti per il laboratorio orafo Artemide ha realizzato invece un bracciale ispirandosi al tema della foglia, con l’intento di rappresentare le tonalità pittoriche del quadro. Restando sul tema del gioiello, l’opera “Luna/perla”, che De Grandis dedicò alla luna, è stata interpretata da Luisa Conventi per la ditta Gioia in un collier di perline di vetro scure e cristalli, dove domina una perla in vetro soffiato con effetto cracklè. Dall’opera “Vele”, impostata sui colori di un tramonto infuocato, Giulia Ottaviani dell’Officina Bertoldini & Torre ha realizzato una scultura con resti di ferro di lamiere rotte di antichi cancelli veneziani e di altre rinvenute al Lido di Venezia con l’intento di espandere tridimensionalmente lo spazio della laguna rappresentata nell’opera. Infine, il dipinto “Duomo e torri”, i cui colori sono opacizzati dal tempo, verrà restaurato dal giovane restauratore Francesco Pavon che ha già effettuato un saggio di pulitura.

L’omaggio a Marabini

Diverse sono invece le creazioni che si ispirano alle opere scultoree e ai disegni di Marabini. Dal disegno “Il violinista”, ad esempio, il liutaio Davide Pusiol ha realizzato una chitarra ispirata alla pace, mentre guardando al disegno “Costume di scena”, Stefano Nicolao nel suo atelier ha realizzato un costume materico in velluto e damasco. Colpisce inoltre in mostra per la forte emotività espressa l’opera bronzea “Supplica”, che è stata interpretata in un bassorilievo in marmo dedicato alla “Pietà” dall’artigiano del marmo e del granito Matteo Colli. Infine, prendendo spunto dalle sculture dedicate alla figlia Chiaretta, Francesca Cecamore per Kartaruga ha realizzato due preziose maschere in cartapesta e foglia oro.

Incontri

La mostra, concepita come laboratorio esperienziale, durante i giorni d’esposizione vedrà una serie di laboratori e incontri tematici con gli artigiani, aperti al pubblico ad ingresso gratuito e della durata di circa un’ora, con inizio sempre alle 17.30, durante i quali verranno illustrate tecniche e segreti realizzativi. Gli artigiani con l’occasione potranno raccontare la loro storia e quella della loro arte. Il 1 novembre si potrà incontrare il liutaio Davide Pusiol, il 2 novembre ci sarà invece Stefano Nicolao di Nicolao Atelier, mentre il 3 novembre sarà la volta di Giulia Ottaviani di Officina Bertoldini & Torre. «Si è creata una sintonia artistico–creativa che supera le barriere del tempo. L’arte, realizzata nel secolo scorso, appare assolutamente contemporanea, evidenziando come i maestri del passato possono essere esempio stilistico e stimolo alla creatività delle nuove generazioni» ha detto Chiara Marabini. «Un modo questo di aprire un dialogo con i giovani artisti e artigiani, per allargare la conoscenza delle arti e dei mestieri veneziani e fare in modo che questo prezioso patrimonio del “saper fare” non vada disperso, ma anzi possa essere tramandato» ha poi sottolineato la Presidente del Consiglio Comunale Ermelinda Damiano. La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta al pubblico tutti i giorni, fino al 5 novembre, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

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