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Al via Incroci di Civiltà, nel segno del viaggio

Inizierà mercoledì 10 il Festival della letteratura di Ca’ Foscari. Tra gli ospiti, la regista Margarethe von Trotta e Pif apriranno e chiuderanno la rassegna

Il viaggio e le sue molte varianti: è questo il tema della 17^ edizione di Incroci di Civiltà, il Festival internazionale della Letteratura che ogni anno porta a Venezia scrittori da tutto il mondo, ma anche registi e artisti, che quest’anno si terrà dal 10 al 14 aprile, con particolare riferimento al tema del viaggio per omaggiare il viaggiatore Marco Polo a 700 anni dalla morte. Sarà la regista tedesca Margarethe von Trotta (vincitrice del Leone d’Oro alla 38° Mostra del Cinema) con il critico cinematografico Paolo Mereghetti ad aprire mercoledì 10, alle ore 17, al Teatro Goldoni il Festival, ideato e organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con Fondazione di Venezia e il Comune, con il sostegno di Marsilio, Fondazione Musei Civici e la direzione di Flavio Gregori. Nel corso dell’inaugurazione verrà premiata la statunitense Fiona McCrae, vincitrice del Premio Cesare De Michelis per l’editoria innovativa. Riceverà invece il Premio giovani Incroci-Albero d’Oro Emilienne Malfatto e il Premio Incroci-Musei Civici di Venezia Margarethe von Trotta. Il Festival, crocevia di esperienze, letterature e arti diverse che si incontrano per dar vita a un dialogo fra culture e civiltà differenti, l’11 aprile inoltre ospiterà una preview della mostra di Lena Herzog, “Any War Any Enemy”.

 

L’attivista Ibrahima Lo

La giornata di giovedì 11 si terrà principalmente all’ Auditorium S. Margherita “Emanuele Severino”. Alle 10.30 ci sarà il poeta, scrittore e giornalista spagnolo, nonché autore di importanti libri di viaggio, Julio Llamazares. A seguire, alle 12.30, per il progetto Marco Polo, sarà la volta di Wang Anyi, una della più importanti scrittrici contemporanee cinesi. Il pomeriggio prosegue alle 15 con Ibrahima Lo e Marilena Umuhoza Delli. Giovane attivista e scrittore, Ibrahima Lo è arrivato in Italia da pochi anni partendo dal Senegal, sopravvivendo ai lager libici e dopo il naufragio del gommone su cui viaggiava. Nel 2021 ha pubblicato “Pane e acqua” (edizioni Villaggio Maori) e alla sua storia si è ispirato Matteo Garrone per il suo film “Io capitano”, presentato all’ultima alla Mostra del Cinema di Venezia. Con lui sarà presente Marilena Umuhoza Delli, giornalista, fotografa, regista e scrittrice di padre italiano e madre rwandese, fortemente impegnata nel contrasto al razzismo. Alle 18.30, alla Fondazione Albero d’Oro, Emilienne Malfatto (1989) presenterà la traduzione italiana del suo ultimo romanzo “Il colonnello non dorme”, pubblicato da Sellerio, e alle 18.30 all’Auditorium S. Margherita Mauro Covacich interpreterà il monologo “James Joyce”.

Michael Zee, pioniere dei Qr code in cucina

Venerdì 12, alle 10.30 all’Auditorium S. Margherita la scrittrice tedesca Helena Janeczek, vincitrice del premio Strega nel 2018, presenterà il suo ultimo romanzo “ Il tempo degli imprevisti”, mentre alle 12.30 Kapka Kassabova e Federica Manzon parleranno di confini e identità con Pietro Del Soldà. Alle 17.00 in Auditorium S. Margherita si terrà la Tavola rotonda “Una vita per i libri. Le sfide dell’editoria oggi” con Fiona McCrae (Stati Uniti), vincitrice del Premio “Cesare De Michelis”, Teresa Cremisi, presidente della giuria del Premio, e i precedenti vincitori del Premio, Naveen Kishore e Michael Krüger. In parallelo, sempre alle 17, all’Hotel Aquarius Venezia si svolgerà l’evento speciale “Breakfast in China (and Elsewhere)” con il food-blogger ed esperto di gastronomia Michael Zee che parlerà del suo ultimo libro “ZaoFan: Breakfast of China” (2024), che tratta del rito della colazione in Cina. Zee ha fotografato personalmente tutti i piatti e i luoghi di ristorazione riprodotti nel libro ed è un pioniere dell’uso dei Qr code in cucina. Alle ore 19.30, invece, al DFS-Fondaco dei Tedeschi l’autrice statunitense di origini turche Elif Batumanpresenterà “Aut-aut”, il suo ultimo romanzo pubblicato di recente da Einaudi. Batuman è stata finalista del Premio Pulitzer e del Women’s Prize for Fiction con il libro “L’idiota”, edito in Italia per Einaudi nel 2018, che vede protagonista una sorta di suo alter ego, Selin, al primo anno di università. La giornata di venerdì 12 aprile si chiude alle ore 20.00 al Cinema Rossini con la proiezione dell’ultimo film di Margarethe von Trotta, “Ingeborg Bachmann: Journey into the Desert” del 2023, in lingua inglese con sottotitoli, a cui seguirà un dibattito con il pubblico alla presenza dell’autrice.

Pif chiude il Festival

Sabato 13, alle ore 12.00, presso la Fondazione Querini Stampalia lo studioso e scrittore brasiliano José Henrique Bortoluci presenterà il suo libro “Sulle strade di mio padre”, pubblicato in Italia da Iperborea e presentato in esclusiva italiana in occasione del Festival. Alle 16.30 all’Auditorium S. Margherita ci sarà Álvaro Enrigue, uno dei più importanti romanzieri messicani contemporanei, e alle 18.30 si proseguirà con Maylis de Kerangal, una delle più celebri scrittrici di viaggio francesi di oggi. Il suo libro “Fuga a est”, recentemente tradotto in italiano, narra di un lungo viaggio lungo la rotta ferroviaria transiberiana. A chiudere l’edizione, domenica 14 ci sarà invece un incontro speciale con Pierfrancesco Diliberto (1972), in arte Pif, che nell’incontro “Il viaggio del Marziano” dialogherà con il filosofo Stefano Bonaga. Conduttore televisivo, regista, scrittore, celebrità nella trasmissione “Le Iene”, Pif dal 2017 è su Rai3 con il suo programma “Caro Marziano”. Ha pubblicato di recente “La disperata ricerca d’amore di un povero idiota”(2023), narrazione dell’amore al tempo degli algoritmi. Tutti gli ingressi alle conversazioni sono liberi previa prenotazione. Programma completo su www.incrocidicivilta.org.

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